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Regione Puglia, maratona ad alta tensione: è caccia ai voti per approvare il bilancio

Caccia al numero 26 sulla ruota del Consiglio regionale pugliese. Tanti, infatti, sono i voti necessari per approvare il bilancio di previsione atteso al decisivo test dell’Aula fra poche ore in via Gentile. Una maratona annunciata con la maggioranza che deve fare i conti con tensioni e mal di pancia da parte dei “dissidenti”.

I mal di pancia

Il gruppo di Azione che ha già chiesto una serie di modifiche in cambio del sì ad una manovra finanziaria da 10,7 miliardi di euro trasformata in una sorta di Omnibus, con 32 articoli in entrata e arricchitasi strada facendo di altri 150 fra emendamenti e articoli aggiuntivi già votati dalla commissione bilancio. Accanto ad Azione ci sono i malumori dell’ex consigliere Pd Michele Mazzarano, di Grazia Di Bari del M5s e del capogruppo di Per la Puglia Antonio Tutolo. E proprio quest’ultimo è al lavoro per depositare una valanga di emendamenti ostruzionistici (circa 8mila quelli preannunciati) se non dovesse essere accolta la sua richiesta da 27 milioni per mettere in sicurezza la strada provinciale San Severo-Lucera. La maggioranza, dal canto suo, è al lavoro per neutralizzare “imboscate” e “fuoco amico”.

Nelle ultime ore è cominciata la “campagna acquisti” nel centrodestra per sfilare voti decisivi alle minoranze fondamentali per raggiungere la vetta del quorum assoluto. Per esempio Massimiliano Stellato di Italia Viva che ha già annunciato il rientro nel centrosinistra. Sulla stessa strada il consigliere Antonio Scalera (La Puglia Domani) che avrebbe ottenuto, in cambio garanzie sulla sua candidatura, il via libera su una serie di emendamenti di spesa a sua firma. Stesso dicasi per Napoleone Cera, già in rotta con Forza Italia e in procinto di rientrare nel campo largo. In bilico anche il consigliere tarantino Massimiliano Di Cuia.

Le modifiche

Ieri, intanto, alle 12 era prevista la scadenza del termine per il deposito di ulteriori modifiche al bilancio ed all’articolato. Ma la deadline è stata aggiornata di 24 ore con termine ultimo fissato per le 12 del 17 dicembre, poco prima dell’inizio dei lavori. Sino a ieri sono arrivati altri 200 emendamenti al bilancio con gli uffici costretti agli straordinari per esprimere i pareri tecnici. Fra le modifiche i cinque milioni di euro per combattere la povertà a firma dei consiglieri Mazzarano, Maurodinoia ed Azione. I fondi puntano al recupero delle eccedenze alimentari e farmaceutiche per il 2025 e fino al 2927.

«Tra i nuovi poveri – sottolineano i proponenti – ci sono soprattutto coloro che hanno perso il lavoro o che sono stati costretti a chiudere le attività commerciali, anziani, minori a rischio, ma anche paradossalmente chi, pur lavorando, è in difficoltà finanche per mangiare, visti anche gli stipendi da fame». In Puglia quasi 500mila persone sono in povertà assoluta, e a questo si aggiunge il dato della povertà relativa.

Circa 850mila pugliesi non hanno reddito sufficiente per comprare cibo, medicinali, vestiario, pagare l’affitto e le visite mediche. Il capogruppo di Forza Italia Paride Mazzotta, invece, ha presentato un emendamento per sospendere il pagamento delle cartelle esattoriali dei contribuenti di tutti i Comuni ricadenti nel territorio del Consorzio di bonifica Centro Sud. Un’altra modifica prevede l’ennesimo contributo pubblico per la sopravvivenza del Consorzio.

Il rebus del Tfm

Suspence, infine, sul trattamento di fine mandato. Ci sarà l’auto strenna natalizia per assessori e consiglieri? I proponenti ribadiscono la presentazione della modifica che reintroduce la liquidazione in favore degli eletti cancellata nel 2012 e per quattro volte ripresentata, ma senza successo nelle Commissioni e in Aula. Sarà la volta buona? Si vedrà.

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