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Regione Puglia, in Commissione ok su rendiconto e assestamento: tensioni sul bilancio di previsione

Via libera sul filo di lana, con una votazione rapida per evitare nuove «fughe» nella maggioranza, al Rendiconto e all’assestamento di bilancio della Regione Puglia. È il primo risultato concreto dopo la pausa estiva, che solo una settimana fa aveva registrato un clamoroso flop in commissione bilancio, segnata dall’assenza dei gruppi di centrosinistra. La partita…
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Via libera sul filo di lana, con una votazione rapida per evitare nuove «fughe» nella maggioranza, al Rendiconto e all’assestamento di bilancio della Regione Puglia. È il primo risultato concreto dopo la pausa estiva, che solo una settimana fa aveva registrato un clamoroso flop in commissione bilancio, segnata dall’assenza dei gruppi di centrosinistra.

La partita più delicata resta però quella del bilancio di previsione 2026, che non potrà essere approvato entro la fine dell’anno per la concomitanza con il voto regionale. La giunta, attraverso l’assessore al ramo Fabiano Amati, ha ipotizzato un bilancio tecnico con pochi emendamenti o, in alternativa, l’esercizio provvisorio.

Ma le opposizioni hanno già alzato il muro: «Un atto così politico – sostengono – deve spettare al nuovo governo regionale, non a quello in scadenza». Sul piano contabile, il rendiconto 2024 fotografa entrate accertate per 15,6 miliardi di euro e spese impegnate per 15,3 miliardi, con un avanzo di gestione di circa 730 milioni. I residui attivi ammontano a 13,6 miliardi, i residui passivi a 10,1 miliardi, mentre il risultato di amministrazione al 31 dicembre è quantificato in oltre 4,1 miliardi. Numeri che hanno consentito di costruire l’assestamento di bilancio 2025-2027, confermando l’impianto del bilancio di previsione e garantendo il mantenimento degli equilibri.

In concreto, l’assestamento recepisce i dati del rendiconto 2024 e aggiorna fondi e poste principali: dal fondo pluriennale vincolato al fondo crediti di dubbia esigibilità, fino alla giacenza di cassa e al risultato di amministrazione. Fra le operazioni più rilevanti, lo spostamento tecnico di 40,5 milioni di euro sul servizio sanitario per garantire i livelli essenziali di assistenza, oltre all’adeguamento del fondo di riserva. La votazione ha visto il sì di sette consiglieri di maggioranza – Campo, Paolicelli, Bruno, Caracciolo, Lacatena, Galante e il presidente Tammacco – contro i due no di Fratelli d’Italia. Approvata a maggioranza anche la norma finanziaria legata al disegno di legge «Disposizioni in materia di attività culturali, creative e dello Spettacolo».

La dotazione prevista ammonta a oltre 13 milioni di euro complessivi per il biennio 2026-2027. Nel dettaglio: 37.500 euro per l’Osservatorio, 4,7 milioni per il Fondo unico regionale della cultura e dello spettacolo, 3 milioni per Apulia Film Commission e Puglia Culture, 4 milioni per istituzioni e organismi di interesse regionale, 780mila euro per la Mediateca e l’ecosistema digitale, 300mila euro per le orchestre giovanili e altrettanti per il riconoscimento del titolo «Capitale della Cultura di Puglia». Infine, con un maxiemendamento, l’aula ha approvato il riconoscimento di debiti fuori bilancio per un totale di poco più di 212mila euro, assorbendo sei diversi provvedimenti. Dunque, la Regione archivia l’esame di Rendiconto e assestamento. Ma resta sul tavolo la questione più spinosa: come affrontare il bilancio di previsione 2026 in una fase di transizione politica. Una decisione che, inevitabilmente, avrà il sapore della campagna elettorale.

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