Si complica la partita per l’elezione dei nuovi garanti che compongono l’ufficio del difensore civico istituito per legge regionale dopo un tormentato iter fatto di stop and go nella scorsa sessione di bilancio.
L’aumento delle poltrone da tre a cinque ha sbattuto contro lo scoglio della legge Laricchia sulle nomine che ha imposto stringenti criteri per procedere alla designazione. E così ieri in commissione regionale congiunta il meccanismo s’è inceppato rinviando di fatto le nomine alla prossima legislatura lasciandole in capo al nuovo governo regionale.
La prospettiva
In base alla legge Laricchia, infatti, ancora in fase di attuazione per uniformare i principi di meritocrazia e trasparenti a tutte le norme di enti, società e agenzie regionali, l’iter per le designazioni è un autentico ginepraio.
L’ultima parola spetterà al Consiglio regionale chiamato a scegliere i candidati dopo il voto a maggioranza qualificata e dopo che le commissioni consiliari avranno definito le griglie dei papabili.
Una serie di passaggi aggiuntivi, dettati dal regolamento licenziato dall’ufficio di presidenza, che rende praticamente impossibile trovare un accordo che metta insieme maggioranza e opposizione.
Le nomine
In concreto si tratta di nominare i nuovi garanti dei Minori (l’attuale in carica è Ludovico Abbatticchio) e dei Detenuti (Piero Rossi), il cui incarico è scaduto nel 2022, e i nuovi garanti della Salute e dei Consumatori introdotti dalla legge di bilancio. Non riguarderà invece il garante dei Disabili, rinnovato lo scorso anno, il cui mandato scadrà nel 2029.
E così ieri durante la seduta congiunta le Commissioni II e III, presiedute da Vincenzo Di Gregorio e Mauro Vizzino, hanno avviato l’iter per la designazione di quattro Garanti regionali che fanno parte dell’Ufficio della difesa civica. Dopo l’illustrazione delle relazioni istruttorie da parte del dirigente della Sezione delle politiche di garanzia, Giuseppe Musicco, la seduta è stata aggiornata per consentire di prendere visione ai consiglieri dei curricula allegati alle istanze di partecipazione agli avvisi pubblici.
Dalle relazioni istruttorie è emerso che sono giunte 13 domande di partecipazione per il Garante dei diritti dell’infanzia; 11 istanze per il Garante del diritto alla salute; 16 istanze per il Garante dei diritti dei detenuti e 22 istanze per il Garante dei diritti di cittadinanza.