«Per i partiti di centrodestra è urgente ricostruire una classe dirigente in Puglia, più radicata sul territorio, solo così si potrà invertire questa tendenza che premia ormai da vent’anni la sinistra». Il «day after» del candidato del centrodestra alle Regionali, Luigi Lobuono, inizia con il ritorno dietro la scrivania, quella della sua azienda. «Mi hanno detto che ci vorrà qualche giorno per la proclamazione degli eletti – spiega – quindi sono tornato in ufficio. Poi sarò impegnato come ho già detto in Consiglio regionale, con un ruolo importante, quello di di capogruppo di opposizione».
Quindi conferma il suo impegno politico?
«Assolutamente sì. Sono anni che faccio politica, sono stato sempre vicino a Forza Italia e al centrodestra. Non intendo fare tessere, non ne ho mai sentito il bisogno, ma mi impegnerò per il bene di questo territorio.
Da dove si riparte?
«Continuerò a lavorare per la Puglia, come ho sempre fatto, a cominciare dalle sue emergenze: la sanità, l’acqua, i rifiuti, il lavoro. C’è il grave problema delle liste d’attesa da risolvere e proporremo le nostre ricette. Così per emergenza idrica e altri temi dibattuti. Servono persone competenti ai posti giusti, non filosofi».
Lei pone il problema della maggiore presenza dei partiti sul territorio. In questa campagna elettorale la Lega si è vista poco accanto a lei.
«Non mi sembra, forse hanno lavorato molto di più su Salento e Tarantino per motivi contingenti, ma comunque ci sono stati».
Nel 2004 fu sconfitto da Emiliano. Che differenza c’è con questo risultato?
«Beh a dire il vero, ci sono più analogie che differenze, visto che anche quella volta fui scelto all’ultimo momento e non ebbi molto tempo per la campagna elettorale. Ricordo che mi chiamò direttamente Silvio Berlusconi e a lui non si poteva dire di no».
Ha parlato di collaborazione leale con il suo avversario Decaro.
«Ho preso innanzitutto atto del voto dei pugliesi davanti a una situazione già ben delineata. Escludo trasformismi categoricamente. Sarebbe un grave errore. Discuteremo nel merito dei problemi e, se ci sarà da fare da ponte con il governo nazionale, non ci tireremo indietro. Mi hanno già chiamato Tajani e Gasparri per ringraziarmi, ho avuto un messaggio dalla presidente Meloni. E’ un canale che terrò sempre aperto».
La posizione sull’autonomia differenziata pensa abbia avuto un ruolo?
«Io non sono preoccupato. Chi governa bene non la deve temere. E poi ci sono il Lep (Livelli essenziali delle prestazioni, ndr) che garantiranno tutti i territori. Come ho già detto continuerò a lavorare per la Puglia»









