Il parlamentino pugliese rischia la paralisi nel semestre bianco che precede le elezioni regionali. La campagna elettorale già avviata e le grandi manovre di partiti e schieramenti hanno “preso in ostaggio” il Consiglio regionale. E i prossimi mesi potrebbero certificare lo stallo totale con la maggioranza bloccata e a corto di numeri e l’opposizione impegnata a “cristallizzare” la crisi nelle Commissioni e in Aula.
Le prossime sedute
Il sentore dell’andazzo a scartamento ridotto s’è avuto nella conferenza dei capigruppo dell’altro giorno che ha fissato le date delle prossime sedute. Il mese di marzo è stato saltato a piè pari dopo l’unico Consiglio dell’altro giorno sulla crisi idrica. Si tornerà in aula l’1 aprile, ma solo per mozioni e interrogazioni, a seguire l’11 aprile e il 28 aprile.
I nodi
Sul tappeto restano i nodi irrisolti delle ultime settimane. A partire dalle regole del voto che il Pd, il maggiore partito del centrosinistra, vorrebbe cambiare introducendo nella legge elettorale la doppia preferenza per la parità di genere, l’abrogazione del cosiddetto comma “anti-Decaro” e l’introduzione del consigliere supplente per sostituire, con il primo dei non eletto, il membro dell’Aula che dovesse essere nominato in Giunta. Temi sui quali le minoranze di centrodestra sono indisponibili a dialogare, eccezion fatta per la doppia preferenza.
Addio, almeno per ora, dunque all’apertura di un tavolo delle riforme. Così come non c’è accordo sulla correzione della legge “anti-trombati”, firmata dalla consigliera pentastellata Antonella Laricchia, che lo stesso Pd avrebbe dovuto contattare per discutere delle modifiche da apportare alle rigide regole introdotte per le nomine in enti e società partecipate della Regione Puglia. Tanto per cambiare, insomma, le beghe politiche andranno a danneggiare gli interessi dei cittadini.
Le altre norme al palo
Almeno quattro proposte di legge rischiano di restare al palo. A partire da quella sui pozzi artesiani per riorganizzare il settore e dare una boccata d’ossigeno al mondo agricolo minacciato da una crisi idrica senza precedenti. In lista d’attesa c’è anche la legge sulle politiche giovanili, recentemente approvata per la prima volta dalla giunta Emiliano, con una serie di azioni e interventi in favore dei ragazzi e una dotazione di circa 20 milioni di euro. Ferma ai box resta anche la norma sul fenomeno degli hikikomori, una sindrome che colpisce gli adolescenti causata dalla dipendenza dal cellulare che provoca il rifiuto del mondo esterno.
E poi l’interessante proposta di legge sull’oleoturismo, finalizzata a importare in Puglia le esperienze virtuose di altre regioni che sulle strade dell’olio extravergine d’oliva hanno costruito pacchetti turistici apprezzati in tutto il mondo.
Le mozioni
A seguire una sfilza di debiti fuori bilancio e mozioni attese come quella relativa alle culle per la vita, cioè il progetto di allargare le culle termiche presenti al momento a Bari, Monopoli e Taranto, finite agli onori delle cronache dopo il ritrovamento del neonato morto per assideramento nella culla della chiesa di San Giovanni Battista, a Poggiofranco.