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Regione Puglia: bilancio, trovata la quadra. No al consigliere supplente

Accordo raggiunto in extremis all’interno della maggioranza regionale sul bilancio di previsione 2026: la manovra che la giunta Emiliano intende portare in aula, in anticipo, rispetto alla scadenza naturale della legislatura, per evitare la concomitanza con il voto di novembre. Dopo giorni di contatti e un confronto in videoconferenza, i partiti della coalizione hanno trovato la quadra, decidendo di avviare la sessione di bilancio straordinaria.

A cadere, nel corso della riunione, è stata l’ipotesi di inserire tra gli emendamenti la norma che prevedeva l’introduzione del «consigliere supplente», misura che avrebbe portato da 50 a 58 il numero dei consiglieri regionali, con un costo aggiuntivo stimato in oltre 3 milioni di euro annui. Una proposta considerata rischiosa e potenzialmente illegittima da esponenti del Pd e di Azione, che temevano un possibile rilievo da parte del Governo centrale. Alla fine ha prevalso la linea della prudenza. Lunedì 6 ottobre si riuniranno sei delle sette commissioni consiliari per i pareri di rito, mentre nel pomeriggio toccherà alla Prima Commissione Bilancio, chiamata a licenziare il testo definitivo.

L’approdo in Consiglio regionale è fissato per mercoledì 8 ottobre, quando la manovra arriverà in aula per il voto. Nel frattempo, il presidente Michele Emiliano ha promulgato la legge regionale n.15/2025, ventisettesimo provvedimento di riconoscimento di debiti fuori bilancio, che introduce anche una serie di disposizioni diverse in materia di personale, ambiente, agricoltura e welfare. Tra le principali novità, la proroga di tutte le graduatorie concorsuali fino al 2026 e l’adeguamento delle norme sulla comunicazione dei prezzi e dei servizi delle strutture ricettive turistiche.

Sul fronte ambientale, viene fissato in cinque anni il termine massimo per la conclusione dei procedimenti di Valutazione ambientale strategica (VAS). Previsto inoltre un contributo di 1,3 milioni di euro alle aziende agricole che nel 2022 hanno utilizzato i servizi irrigui del soppresso Consorzio Terre d’Apulia, per compensare gli aumenti energetici. Nuovi obblighi anche per la manutenzione e pulizia delle aree agricole fronte strada, pena sanzioni fino a 1.000 euro e intervento sostitutivo del Comune. Stop temporaneo, invece, alla realizzazione di nuovi impianti crematori, in attesa dell’approvazione del piano regionale.

Potenziati i fondi sociali: 2,5 milioni di euro per disabili e anziani non autosufficienti, 50 mila euro per sostenere il rapporto tra genitori detenuti e figli e 1,49 milioni per ampliare il Fondo Speciale Cultura. Infine, un’innovazione in ambito sanitario: i centri di prelievo, pubblici e privati convenzionati, dovranno proporre ai cittadini nati prima del 1990 il test gratuito per la ricerca degli anticorpi anti-HCV. Una legge omnibus segnale della volontà politica di chiudere in ordine i conti.

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