«Un accordo quadro che segna una svolta per il futuro di Taranto: la tecnologia spaziale diventa alleata strategica nella tutela dell’ambiente e nella rinascita dei territori più fragili del Paese0187. Così l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani, a margine della presentazione nella sala polifunzionale della presidenza del Consiglio dei Ministri del nuovo Accordo Quadro tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e i Commissari straordinari per le bonifiche dei siti contaminati, tra cui il commissario straordinario per gli interventi urgenti a Taranto, Vito Felice Uricchio. Un’intesa strategica per Taranto che introduce per la prima volta un sistema strutturato di monitoraggio ambientale basato sull’uso dei satelliti PRISMA, Cosmo-SkyMed e, in prospettiva, della costellazione IRIDE.
L’accordo è stato illustrato dal presidente dell’ASI, Teodoro Valente, dal Commissario Unico alle bonifiche, Gen. Giuseppe Vadalà, e dal Commissario per Taranto, Vito Felice Uricchio, che lo hanno definito una collaborazione di rilevanza nazionale, nata per dotare aree tra le più complesse e delicate d’Italia di un sistema di controllo moderno, continuo e scientificamente avanzato.
Si mette così a disposizione del territorio tarantino un patrimonio tecnologico di livello internazionale, capace di rivoluzionare le attività di analisi e gestione ambientale. Per Taranto e per l’intera area vasta, questo accordo non rappresenta solo un rafforzamento delle politiche ambientali, ma anche un potenziale motore di nuova economia. La disponibilità di dati avanzati e di sistemi previsionali supporta infatti la programmazione degli interventi, riduce tempi e costi delle operazioni di bonifica e crea condizioni più favorevoli per investimenti, rigenerazione e sviluppo sostenibile.
«Il telerilevamento spaziale è strumento che cambia le bonifiche – ha spiegato l’assessora Triggiani – e oggi si suggella un passaggio che considero strategico per la Puglia e, in particolare, per l’area tarantina. Come assessora all’Ambiente sono pienamente coinvolta, perché le bonifiche dell’area di Taranto rientrano nelle competenze regionali e rappresentano una delle sfide più delicate e prioritarie del nostro mandato».









