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Regione Puglia, alta tensione su conti e poltrone: percorso a ostacoli per il bilancio

Al via tra poche ore nelle Commissioni consiliari la sessione di bilancio con l’esame della manovra finanziaria 2025 e pluriennale 2025/2027 della Regione Puglia. Un percorso che s’annuncia come una corsa a ostacoli per la maggioranza e il governo pugliesi chiamati a serrare le fila per racimolare i 26 voti necessari per portare in porto…
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Al via tra poche ore nelle Commissioni consiliari la sessione di bilancio con l’esame della manovra finanziaria 2025 e pluriennale 2025/2027 della Regione Puglia. Un percorso che s’annuncia come una corsa a ostacoli per la maggioranza e il governo pugliesi chiamati a serrare le fila per racimolare i 26 voti necessari per portare in porto l’ultimo bilancio della legislatura.

I mal di pancia

Sullo sfondo i mal di pancia, le tensioni e gli scontri delle ultime settimane, da ultimo per l’approvazione del consuntivo e della variazione di bilancio. A preoccupare è l’area dei cosiddetti “dissidenti”, a partire dal gruppo di Azione con il capogruppo Ruggiero Mennea e il consigliere Sergio Clemente hanno già fissato i primi paletti – rimpolpare nel bilancio i fondi contro la povertà – per ottenere il voto in aula.

Identica situazione per il capogruppo di Per la Puglia, Antonio Tutolo, che annuncia voto contrario alla manovra se non saranno inseriti i 27 milioni per la messa in sicurezza della strada provinciale San Severo-Lucera, “saltati” dall’elenco delle opere inseriti nell’accordo di coesione. In bilico anche la consigliera Grazia Di Bari dei Cinque Stelle che rivendica l’assessorato alla cultura. In posizione critica anche il presidente di commissione Michele Mazzarano, per il commissariamento della sezione del Pd di Massafra e da ultimo per la cancellazione dei fondi per la statale 100 dall’accordo di coesione con Palazzo Chigi.

L’accordo di coesione

E proprio il patto di coesione, firmato dieci giorni fa dopo un’attesa di oltre due anni, sta accendendo altri rancori e risentimenti fra i consiglieri di maggioranza. Le opere dell’Fsc da circa sei miliardi di euro – questo il ragionamento di chi si lamenta – sono state concordate e individuate nelle segrete stanze della giunta Emiliano senza concertazione con i consiglieri di maggioranza rimasti “a bocca asciutta” di progetti, a differenza di una cerchia ristretta di assessori che hanno fatto incetta di opere a vantaggio esclusivo del loro collegio elettorale: un clima incandescente che quasi certamente si rifletterà nella discussione del bilancio, l’atto politico fondamentale che sintetizza scelte e allocazione delle risorse per il prossimo anno.

La maratona

In concreto si partirà oggi alle 10 con le Commissioni convocate a distanza di un’ora l’una dall’altra. Cominceranno la seconda, la terza e la quarta che esprimeranno il parere in sede consultiva. Domani sarà la volta delle commissioni quanta, sesta e settima. Il test decisivo è atteso mercoledì in Commissione Bilancio, la prima, che esaminerà i testi finanziari in sede referente con l’unico voto che in realtà conta. Prima del voto, invece, sono state convocate come da tradizione le parti sociali: sindacati, associazioni di categoria, Anci, Upi, Lega delle autonomie locali, rettori delle Università di Bari, Lecce e Foggia e del Politecnico.

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