C’è una Regione, quella ufficiale, che ha meccanismi di controllo sulle decisioni di spesa abbastanza serrati. E ce n’è un’altra, quella delle agenzie e delle società partecipate, dove vige un regime da repubblica indipendente. E’ il caso viene fuori in queste ore in cui enti di sottogoverno stanno occupando tutto l’occupabile, lasciando di fatto al presidente entrante della Regione solo la gestione delle rogne a forza di presidiare spazi.
Sono partiti, infatti, alcuni concorsi pubblici, per i quali vengono determinate anche le commissioni esaminatrici, così da non lasciare nulla al caso. Certo, a pensar male si fa peccato, ma tutta questa fretta di bandire concorsi, alla fine dell’anno e prima ancora che si insedino presidente e assessori competenti, fa riflettere. Nulla di illegale, la legge lo permette, certo. Uno di questi concorsi pubblici per titoli ed esami – solo per fare un esempio – è quello che riguarda «la copertura di sei posti di funzionario tecnico ad elevata qualificazione a tempo indeterminato presso l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali».
Ancora, all’Arpal, in data 9 dicembre 2025, è stato approvato un bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato «di n. 1 unità di dirigente da assegnare all’U.O. “Bilancio e ragioneria” presso l’Agenzia regionale politiche attive del lavoro – ARPAL Puglia».
A fine novembre, a due giorni dal voto, la Asl di Foggia ha provveduto con delibera n. 720 del 21 novembre all’acquisizione del 13 per cento di quote del capitale sociale di Sanità Service con immediata esecutività ed al punto 10 si specifica che «alle spese rivenienti dalla presente deliberazione si farà fronte con fondi di bilancio».
Disponendo anche la pubblicazione del testo deliberato sul sito aziendale nella sezione amministrazione trasparente. E ancora si legge nell’atto che si richiede «laddove condivisa, di attivare una interlocuzione con la Regione Puglia al fine di valutare l’opportunità di una interpretazione evolutiva delle linee guida regionali per cosentire una evoluzione della governance societaria». Cioè?
Un atteggiamento che ricorda quello di chi, prevedendo il diluvio, pensa di salire sulla sua arca. Non può essere dimenticato nemmeno il maxi concorso per 1000 infermieri a tempo indeterminato, gestito dall’ASL di Bari come capofila, con scadenza delle domande fissata per il 21 dicembre 2025, e che fa parte di un piano più ampio di 3000 assunzioni tra infermieri e OSS previste per il 2025 nella sanità pugliese. Tutti alle sedie, dunque, perchè si cambia registro e nessuno vuole farsi trovare impreparato e, soprattutto, scoperto. Se la commissione elettorale dovesse tardare ancora nella ratifica degli eletti viene da chiedersi se resterà ancora libera qualche sedia per sedersi in Regione.










