SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Regione Puglia, i primi passi della segreteria Pd: 5 assessorati e presidenza del Consiglio

Il Pd pugliese sarà il perno della nuova maggioranza che sosterrà Antonio Decaro alla guida della Regione. Forte del risultato del 23 e 24 novembre, il partito ha dedicato la riunione di segreteria - convocata ieri dal segretario regionale, Domenico De Santis - a un primo esame del voto, preludio ai nodi politici che si…
l'edicola

Il Pd pugliese sarà il perno della nuova maggioranza che sosterrà Antonio Decaro alla guida della Regione. Forte del risultato del 23 e 24 novembre, il partito ha dedicato la riunione di segreteria – convocata ieri dal segretario regionale, Domenico De Santis – a un primo esame del voto, preludio ai nodi politici che si scioglieranno nelle prossime settimane.

In cima alla lista: la scelta del capogruppo e la composizione della giunta. L’obiettivo dichiarato è una rappresentanza robusta nell’esecutivo, con cinque assessori e la presidenza del Consiglio regionale come richiesta iniziale. Una linea negoziale che potrebbe assestarsi su quattro assessorati più la presidenza consiliare, a seconda degli equilibri con gli alleati della coalizione Decaro. Sul tavolo c’è anche il profilo dei futuri assessori. Il criterio dei voti peserà eccome. Basti pensare alle oltre 33 mila preferenze di Francesco Paolicelli, fedelissimo del nuovo governatore, considerato in pole per un posto in giunta. E all’exploit storico dell’assessora barese, Elisabetta Vaccarella, che con oltre 27 mila voti ha ottenuto il miglior risultato mai registrato da una candidata dem in Puglia.

Ma non sarà solo una questione di numeri: nella riunione è emersa anche la volontà di valorizzare «competenze e autorevolezza», alternando il peso delle urne al merito dei profili. Tutto, però, partirà ufficialmente solo dopo la proclamazione della Corte d’Appello di Bari. Allora scatterà il confronto con Decaro, sia sui nomi sia sulle priorità programmatiche. Il voto ha consegnato al Pd un successo netto: quasi il 26%, nove punti in più rispetto al 2020, e 55 mila voti aggiuntivi. Numeri da record, che non si vedevano dal 1995, anno dell’introduzione dell’elezione diretta del presidente della Regione. Non sono mancati i temi istituzionali. La segreteria ha rilanciato la necessità di modificare statuto e legge elettorale, in linea con l’impegno già espresso da Decaro. Sotto osservazione: la distribuzione dei seggi, il premio di maggioranza, la soglia di sbarramento.

Tra le ipotesi: introdurre il consigliere supplente per sostituire chi entra in giunta e aumentare da due a più gli assessori esterni, oggi rigidamente limitati dallo statuto. Un capitolo a parte riguarda l’astensionismo: la Puglia è stata la peggior regione d’Italia, con il 59% dei cittadini rimasti a casa. «Un fenomeno su cui lavoreremo da subito», ha assicurato De Santis.

Il segretario ha rivendicato anche un risultato politico interno: «Porteremo in aula un gruppo profondamente rinnovato, con molti quarantenni e cinque donne, un primato nella storia regionale del partito». Una nuova analisi del voto e le prime decisioni operative arriveranno già venerdì, quando si riunirà la direzione regionale.

CORRELATI

Politica, Puglia","include_children":"true"}],"signature":"c4abad1ced9830efc16d8fa3827ba39e","user_id":1,"time":1730895210,"useQueryEditor":true,"post_type":"post","post__in":[476655,477234,475124],"paged":1}" data-page="1" data-max-pages="1" data-start="1" data-end="3">

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!