Le consultazioni con i partiti per il varo della nuova giunta regionale partiranno solo dopo Natale. È questa l’indicazione che filtra dallo staff del presidente Decaro, oggi atteso all’assemblea plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. I tempi lunghi per la proclamazione ufficiale – che potrebbe slittare alla prima decade di gennaio – spingono il neo governatore a giocare d’anticipo, lavorando già alla composizione della squadra di governo nel rispetto dei paletti fissati in avvio di legislatura: parità di genere, rappresentanza dei territori e inclusione di tutte le forze che hanno contribuito alla vittoria elettorale. Lo schema ricalca quanto già sperimentato al Comune di Bari: valorizzare anche chi è rimasto fuori dal Consiglio.
In questa chiave vanno lette le attenzioni verso Alleanza Verdi e Sinistra e Avanti Popolari, rimaste sotto la soglia di sbarramento ma considerate parte integrante del progetto di centrosinistra. Proprio qui, però, si registra un primo raffreddamento: prende quota l’ipotesi di rinunciare a un’assessora esterna alla sanità in quota Avs. Nei giorni scorsi era circolato il nome della virologa tarantina Antonella Viola, profilo di altissimo livello che – secondo ambienti vicini al presidente – rischierebbe di incrinare gli equilibri interni alla coalizione. I partiti insistono infatti per presentare una rosa di nomi, lasciando al governatore la scelta finale. In questo quadro Avs e Avanti Popolari potrebbero indicare figure pugliesi interne alle rispettive aree politiche, riducendo il ricorso a soluzioni esterne.
Sul fronte sanità torna così in campo l’ipotesi più accreditata: affidare la delega a un assessore esperto. Il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Donato Pentassuglia, assessore uscente e decano del Consiglio regionale, alla soglia della quinta legislatura. Alternativa possibile è Felice Spaccavento, medico ed esperto di cure palliative, che in campagna elettorale ha avanzato proposte puntuali sul sistema sanitario.
Nel frattempo il Partito Democratico, forte del largo consenso raccolto alle urne, prepara la sua piattaforma rivendicativa: cinque assessorati più la presidenza del Consiglio regionale. I dem puntano a ottenere deleghe di peso, in particolare sviluppo economico e lavoro. Tra i papabili si consolidano i nomi dei due “mister preferenze”: Francesco Paolicelli, fedelissimo del presidente, ed Elisabetta Vaccarella, la candidata più votata nella storia del Pd pugliese. Restano sul tavolo anche altri eletti già più volte citati: Tommaso Minerva, Toni Matarrelli, Saverio Tammacco, Sebastiano Leo e Silvia Miglietta. Capitolo a parte per il Movimento Cinque Stelle: Rosa Barone e Gianfranco Casili restano in corsa, ma – come emerso nell’ultima direzione Pd – una parte della maggioranza valuta una sorta di “penalizzazione” politica nei confronti del gruppo grillino, accusato di aver abbandonato il centrosinistra regionale all’indomani delle inchieste giudiziarie del febbraio 2024.
Il confronto vero e proprio è rinviato tra Natale e Capodanno, ma un primo assaggio del clima politico potrebbe arrivare già nei prossimi giorni con l’incontro per gli auguri promosso dal Governatore. Un appuntamento tradizionale, ospitato negli anni scorsi all’Hotel Majesty, e quest’anno trasferito in una sede più capiente per accogliere eletti e candidati dei cinque partiti della coalizione. L’incontro è fissato per sabato 20 dicembre alle 21 a Monopoli, scelta non casuale: una località baricentrica lungo la statale 16, pensata per agevolare la partecipazione da tutta la regione. Il brindisi si terrà nello showroom dei Vivai Capitanio, nelle campagne di contrada Stomazzelli.
L’invito riproduce una foto del presidente in campagna elettorale, con le braccia spalancate ad abbracciare una Puglia stilizzata: questa volta l’abbraccio è rivolto a una sola parola, “Auguri”. Un gesto simbolico che anticipa settimane decisive per gli equilibri della nuova giunta regionale.
