Luigi Lobuono è simbolo di «discontinuità e futuro» mentre Antonio Decaro «rappresenta il passato perché era l’ombra di Emiliano». Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia, a margine di un pranzo con i parlamentari del partito e gli imprenditori del territorio, organizzato in occasione della sua visita a Bari nell’ambito della campagna elettorale a sostegno di Lobuono, candidato presidente alla Regione Puglia alla guida della coalizione del centrodestra.
«Lobuono rappresenta la discontinuità e il futuro. L’onorevole Decaro, parlamentare molto capace, rappresenta il passato perché era l’ombra di Emiliano, non c’era evento dove i due non apparissero insieme. Quindi, rappresenta la continuità con un governo che, a mio giudizio, non ha fatto bene in questa regione», ha detto Tajani. «Quando Lobuono era alla guida della Fiera del Levante – ha aggiunto – questa era un crocevia di interessi positivi per Bari e la Puglia. L’inaugurazione era un momento di massima attenzione con tutti i riflettori accesi perché lì c’era l’economia nazionale. Oggi che non c’è più Lobuono la fiera è una cosa locale».
A chi gli chiedeva se proprio a questo ridimensionamento della Fiera sia legata, in occasione dell’inaugurazione, la mancanza del premier [l’ultimo è stato Giuseppe Conte nel 2020, ndr], Tajani ha risposto che la dimensione «purtroppo non è più all’altezza della situazione, non è una dimensione internazionale che portava a Bari a essere in quei giorni il cuore dell’economia nazionale. Sono fatti concreti, non è la presenza di un ministro o due a cambiare la realtà. Il problema è che la Fiera non attira più come un tempo».