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Regionali in Puglia, Stea: «Alle elezioni il centro moderato sarà ancora ago della bilancia»

La macchina elettorale per le regionali d’autunno è già in moto da un pezzo, nonostante i dirigenti di partito dicano che è tutto prematuro. La conferma arriva da un intervento di Gianni Stea, assessore al personale della giunta guidata da Michele Emiliano, che a molti osservatori è apparso strano: una sorta di missiva scritta alla suocera affinché nuora intenda, come recita un vecchio adagio.

L’indicazione

Uno degli esponenti di punta dei popolari pugliesi dice «in merito a tutto il carico di supposizioni circa le candidature e le alleanze, noi siamo convinti che sia giusto che il presidente Emiliano possa svolgere il terzo mandato e in tal caso non avremmo dubbi con chi schierarci perché la Puglia ha bisogno di lui. Il duro, ma proficuo lavoro svolto in questi anni negli ambiti fondamentali per lo sviluppo, rivendica per il Presidente un ruolo di primo piano».

Dopo la premessa l’affondo «ma se così non dovesse essere, è meglio essere chiari. Nessun s’illuda di avere la vittoria in tasca». Un affondo che non specifica verso chi sia diretto. Tuttavia, secondo quanto raccontano esponenti di primo piano della politica pugliese sembra che l’obiettivo sia la strategia messa in campo da Decaro nel selezionare alleati e candidati e cioè quella di «un grande rinnovamento».

In pratica il candidato in pectore del centrosinistra chiederebbe di «andare oltre la classe dirigente cresciuta all’ombra proprio di Emiliano» e questo riguarderebbe soprattutto «le liste e i movimenti civici», ma anche quelle aggregazioni che seppur presenti a livello nazionale non hanno una classe dirigente strutturata e formalizzata con una gerarchia definita.

L’ipotesi

Questo potrebbe essere uno dei motivi che avrebbero spinto Stea a ipotizzare un cambio di campo se ci fossero troppe imposizioni quando dice che «il centro moderato e riformista ancora una volta sarà ago della bilancia alle prossime elezioni e tanto vale sia per il centrosinistra che il centrodestra, come già accaduto in questi anni sia alle precedenti regionali del 2020 e a seguire nei Comuni più importanti della Puglia, come Foggia, dove l’attuale sindaca è stata eletta al primo turno grazie ai nostri voti, pari al 3,2 per cento, senza poi averci riconosciuto i sacrosanti meriti politici», in pratica nessun assessorato o incarico di sottogoverno. Un intervento, quello dell’assessore regionale che non sembra una esternazione estemporanea, ma con ogni probabilità è il frutto di colloqui non proprio amicali.

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