«E una sfida che si può vincere perché il centrosinistra è diviso su tutto». Ne è certo Luigi Lobuono, intervenuto a Bari alla convention della coalizione di presentazione della sua candidatura alla presidenza della Regione Puglia per il centrodestra. Parlando del governo regionale uscente di centrosinistra ha aggiunto: «In questi anni – ha sottolineato – ci hanno abituato alle emergenze: innanzitutto nella sanità, e poi la crisi idrica, i rifiuti, la sicurezza, il taglio dei voli aerei, l’ultimo a Brindisi, i giovani che lasciano la regione». «Dico ai cittadini che votano a sinistra: cos’altro vi devono fare? Non dispero che molti che hanno votato a sinistra cambino idea», ha concluso Lobuono.
Luigi Lobuono «è un’espressione della realtà pugliese tra le più veraci. La Fiera, l’editoria, anche la politica lo hanno visto protagonista pur mantenendo sempre un connotato di autonomia dai singoli partiti. Ritengo che si tratti di una scelta molto positiva del territorio che abbiamo sposato e che sosteniamo. Noi siamo gli sfidanti, lo sappiamo: siamo in campo per vincere, perché lo sfidante a volte vince contro chi a volte pensa di aver già acquisito il risultato. Sarà una campagna elettorale che faranno anche i leader, che farà tutto il centrodestra, che facciamo per la Puglia». Ad affermarlo, a Bari, è il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a margine della presentazione.
«Riteniamo che anche questa regione così bella ed importante deve partecipare – ha aggiunto – al trend di crescita e di sviluppo che il centrodestra sta attuando a livello nazionale, con tre anni di buongoverno ed altri che ci attendono ancora. La Puglia che ci dette grandi soddisfazioni non può rimanere fuori da questo circuito virtuoso. Il compito di Lobuono è di realizzare questo risultato». Come Forza Italia «siamo in crescita dappertutto. Eravamo dati per spacciati, abbiamo perso un leader insostituibile come Berlusconi, ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo sostituito un leader insostituibile con un collettivo: un insieme di persone. E così in tutte le elezioni che si stanno svolgendo dalla Valle d’Aosta alla Calabria, dalle Marche e alla Toscana, aumentiamo. E quindi – ha concluso Gasparri – prenderemo più voti dell’altra volta».
Nel capoluogo pugliese c’è anche Lucio Malan, presidente del gruppo di Fratelli d’Italia al Senato, che parlando con i giornalisti prima della convention, ha commentato: «Lobuono è un ottimo candidato per la Puglia, un candidato che ha una coalizione unita sulle cose concrete come lo è la coalizione a livello nazionale. Non unita per mantenere o perpetuare il potere mettendo dentro moderati o finti moderati con estremisti da centri sociali».

Il caso di Foggia
«Le liste le hanno concluse ieri, ci sono stati alcuni piccoli problemi: hanno accorpato alcune liste all’interno dei partiti che attualmente si stanno confrontando in questa campagna elettorale». Ha affermato il candidato del centrodestra rispondendo a una domanda dei giornalisti a proposito delle liste a suo sostegno (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega Puglia, Noi Moderati).
Il termine per il deposito era fissato ieri alle 12: a Foggia la lista di Forza Italia non è stata ammessa ma c’è in piedi un ricorso. Il partito ha già controdedotto e lunedì mattina ci sarà un chiarimento con la Commissione elettorale circoscrizionale. Una quinta lista La Puglia con noi-Democrazia cristiana è stata attinta dal provvedimento di annullamento. «Le liste certamente sono importanti – ha proseguito Lobuono – ma non sono essenziali per trasmettere quello che è il messaggio vero ai cittadini: capire se sono soddisfatti di tutto quello che sta accadendo oggi in Regione Puglia, nella sanità, di aspettare due anni per un esame clinico, nel lavoro, nei problemi che attanagliano, per esempio, le nostre campagne, come il rifornimento di acqua», ha spiegato.
«Questa è la realtà», ha detto Lobuono. «Il resto viene dopo. Certamente, le liste sono importanti, ma noi abbiamo una compagine molto compatta, soprattutto decisa a ribaltare un risultato che non sembra per niente scontato».