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Regionali, la virata di Tajani: «Per la Puglia, meglio un civico». Litigano Lega e Fi

Antonio Tajani ancora una volta in pochi giorni insiste: «Per la Puglia e per la Campania al centrodestra serve un candidato civico». Subito dopo si sono fatte più insistenti le voci su una possibile investitura dell’ormai ex presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana. «Credo che glielo stiano chiedendo i vertici nazionali», annota un consigliere regionale. Mentre si moltiplicano gli endorsement da parte dei parlamentari della coalizione: «È un profilo ottimo anche per il futuro. Può essere la persona giusta per guidare il centrodestra pugliese», annota un esponente di Fratelli d’Italia. Fanno altrettanto i berluscones per cui «può essere la persona giusta». Intanto, il coordinatore regionale Mauro D’Attis prosegue a tessere la sua tela, anche in vista della composizione delle liste.

Non sono solo le parole di Tajani a far pensare che quel civico tanto invocato si stia per materializzare. Poche ore prima, il viceministro degli esteri, Edmondo Cirielli, confermando la sua disponibilità a correre per la presidenza della Campania, aveva detto che «a decidere se ci sarà un civico o un politico sarà Giorgia Meloni». Poco dopo, il capo dell’organizzazione di Fdi, Giovanni Donzell, afferma: «Si sceglierà tra una cerchia di politici e civici». Tra questi ultimi, all’ombra del Vesuvio, c’è sempre il nome del prefetto di Napoli, il pugliese Michele Di Bari, tanto che in mattinata la notizia che sia stata avviata la pratica per l’aspettativa ha fatto pensare che anche lì si stia stringendo un cerchio civico.

Infine, è da registrare il botta e risposta tra Lega e Forza Italia sul «ritardo per la scelta del candidato presidente». Dal Carroccio puntano il dito: «Tajani sbaglia, bisogna indicarlo immediatamente. Diversamente, i temporeggiatori si assumeranno la responsabilità politica». Pronta la replica del senatore azzurro Dario Damiani: «Non credo che alzare i toni giovi alla causa della scelta del candidato del centrodestra. Tanto più che, è bene ricordarlo, il citato ritardo sul tavolo nazionale è imputabile anche alle criticità interne alla Lega in Lombardia e Veneto». Ma Rossano Sasso incalza: «In Puglia, la Lega è pronta da mesi. Stiamo solamente aspettando che anche gli altri alleati, a partire proprio da Forza Italia, si decidano».

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