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Regionali in Puglia, Vincenti candidata con il Pd: «Il mio impegno per Brindisi, i giovani, le donne, il lavoro» – L’INTERVISTA

Antonella Vincenti da tempo ricopre incarichi politici e amministrativi nel territorio. E’ vice presidente della Provincia di Brindisi e assessore al Comune di San Donaci, responsabile nazionale del Partito Democratico per le Piccole e Medie Imprese, delegata del Partito Democratico Nazionale al Tavolo delle PMI nell’ambito del PSE a Bruxelles.

Dal Comune alla Provincia e ora in Regione quasi un passo naturale?

«Più che un passo naturale, è un passo di responsabilità. Ogni esperienza, dal Comune alla Provincia, mi ha insegnato che la politica funziona solo se resta vicina alle persone e ai territori. Oggi sento il bisogno di mettere quell’esperienza a disposizione della Regione, con lo stesso spirito con cui ho sempre lavorato: ascolto, concretezza e determinazione. Affronto questa sfida con la consapevolezza che la Puglia ha ancora tanto da costruire, e che Brindisi deve essere protagonista di questo percorso».

In caso di elezione i temi che più le stanno a cuore?

«Il primo impegno sarà per la mia terra, per la provincia di Brindisi che troppo spesso è rimasta ai margini delle scelte strategiche della Regione. Mi stanno a cuore la giustizia quotidiana, le decisioni rapide, la capacità di dare risposte concrete a chi lavora, a chi fa impresa, a chi cerca un’opportunità per restare qui. Non bastano più le visioni: servono strumenti, tempi certi e coraggio politico».

Le donne sempre poche in Consiglio regionale, sarà così anche questa volta?

La politica resta un terreno duro, costruito per gli uomini e difeso dagli uomini. Quando una donna ha competenze, consenso e determinazione, la reazione è quasi sempre la stessa: si alzano muri, si prova a farla arretrare. Non è una questione di partiti, è una mentalità antica, sedimentata. Credo che sia tempo di incrinare questa corazza. E ho fiducia perché appartengo a un partito guidato da una segretaria che ha avuto il coraggio di mettere le donne al centro».

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