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Regionali in Puglia, via l’anti-sindaci e nomine congelate: poi Decaro sarà ufficialmente in campo

L’ex sindaco di Bari, Antonio Decaro, non ha fretta di ufficializzare la sua candidatura alla Regione Puglia. L’annuncio potrebbe arrivare addirittura a ridosso del voto di novembre. Lo avrebbe detto apertamente lui stesso, durante un incontro politico in vista della campagna elettorale. Decaro in Europa Per il momento Decaro è il presidente della Commissione Ambiente…
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L’ex sindaco di Bari, Antonio Decaro, non ha fretta di ufficializzare la sua candidatura alla Regione Puglia. L’annuncio potrebbe arrivare addirittura a ridosso del voto di novembre. Lo avrebbe detto apertamente lui stesso, durante un incontro politico in vista della campagna elettorale.

Decaro in Europa

Per il momento Decaro è il presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo, alle prese con dossier strategici di portata internazionale: un ruolo che l’aspirante governatore sta interpretando al meglio allacciando, relazioni e rapporti politici di primissimo livello a partire dal vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto, con il quale pare sia nato un ottimo feeling istituzionale: seppur da visioni politiche opposte, infatti, entrambi stanno collaborando fattivamente su tematiche cruciali.

Le candidature

Tornando alla corsa verso il palazzo di via Nazario Sauro, Decaro pare abbia messo una serie di puntini sulle i. In particolare non ha nascosto un certo imbarazzo per le candidature annunciate di Michele Emiliano e Nichi Vendola: due leader “ingombranti” che potrebbero “dimezzare” il suo peso in Regione offuscando la stagione decariana e quella discontinuità che l’ex sindaco di Bari sta predicando da mesi nei vertici politici. Da qui la “lista della spesa” in vista dell’annuncio ufficiale. Rivolgendosi al governatore Emiliano, Decaro ha chiesto espressamente la modifica della legge “anti-sindaci”, già osservata dal Governo centrale e in attesa dell’esame della Consulta a luglio.

La “tagliola” che impone ai primi cittadini in procinto di candidarsi alle regionali di dimettersi sei mesi prima della fine del mandato. Il che ostacolerebbe i sindaci, cinque dei quali sarebbero già pronti a scendere in campo. In pole position, al fianco di Decaro, ci sarebbe la sindaca di Bitetto, Fiorenza Pascazio, la collega di Andria, Giovanna Bruno, Stefano Minerva di Gallipoli, Pino Giulitto di Bitritto e Toni Matarrelli di Mesagne. Ma la riduzione del termine a due mesi della legge anti-sindaci, inserita nella bozza di riforma della legge elettorale, è lontana dall’approvazione considerando liti e divisioni che scoppiano quotidianamente nella maggioranza.

Le nomine

Altra questione aperta, e particolarmente spinosa, riguarda i direttori generali delle Asl. Decaro ha chiesto espressamente al governatore Emiliano di non effettuare nomine definitive dei nuovi dg – che poi ricadrebbero nel triennio 2025-2028 – da qui alla fine del mandato: un appello rivolto all’indomani del siluramento di Tommaso Stallone, l’ex dg del “De Bellis” di Castellana Grotte ritenuto vicino all’eurodeputato. In altri termini il presidente uscente dovrebbe sospendere le procedure di nomina già avviate lasciando i commissari straordinari al loro posto fino al voto.

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