La fumata bianca è attesa prima del fine settimana. E, secondo i registi dell’operazione, dovrebbe arrivare al termine di un incontro al quale prenderanno parte sia il governatore uscente Michele Emiliano sia il candidato presidente Antonio Decaro. Certo è che il “listone” dei civici di centrosinistra alle prossime elezioni regionali ci sarà. Con o senza gli scettici che finora ne hanno rallentato l’ufficializzazione.
Il via libera
La nascita della nuova formazione, che ambisce a diventare “seconda gamba” del centrosinistra dopo il Partito democratico, è di fatto imposta da una serie di elementi. Il primo: la soglia di sbarramento al 4% rappresenta un ostacolo difficile da superare per Con, Per la Puglia e Azione. Per i tre gruppi, quindi, sarebbe meglio “fondersi” in un’unica lista che invece potrebbe arrivare anche in doppia cifra, eleggendo almeno un consigliere in ogni provincia se non due nel Foggiano, nel Barese e in Salento. A suggerire questa strategia è anche la necessità di evitare la frammentazione che, soprattutto negli ultimi mesi, ha paralizzato la maggioranza di Emiliano. E guai a concepire il listone come la “spina nel fianco” dello stesso Emiliano nei confronti di Decaro: i registi dell’operazione parlano della nuova formazione come «un ulteriore elemento di forza per il futuro presidente della Puglia e non come un muro di sbarramento». Ecco perché i sostenitori del rassemblement dei civici vogliono che il via libera arrivi al più presto e all’esito di un incontro con Emiliano e Decaro la cui data potrebbe essere fissata già nella giornata di oggi.
Lo scenario
Sono queste le ragioni che i fautori del listone stanno evidenziando a quanti sono invece scettici. Del primo gruppo fanno parte lo stesso Emiliano, i vertici di Con, il segretario pugliese di Azione Ruggiero Mennea e anche di Mauro Vizzino e Antonio Tutolo, consiglieri uscenti di Per. I recalcitranti sono l’assessore uscente Sebastiano Leo e il consigliere Saverio Tammacco che, nei giorni scorsi, hanno avanzato l’ipotesi di una civica composta soltanto da esponenti di Azione e Per (dunque senza Con) che, nelle loro intenzioni, potrebbe arrivare a rappresentare la seconda forza della coalizione guidata da Decaro. In realtà, la ritrosia è dettata anche da un ulteriore elemento: Leo vorrebbe evitare il “derby”, nel collegio del Salento, con Alessandro Delli Noci, altro assessore uscente e “uomo forte” del centrosinistra a Lecce e dintorni. Si vedrà. «Al listone non c’è alternativa, ragion per cui si farà e anche in tempi brevi – assicura una “gola profonda” dei progressisti – perché dietro l’angolo c’è una campagna elettorale da affrontare».
Gli obiettivi
Ma quali saranno le ambizioni del nascente listone? Di sicuro la rielezione degli assessori e consiglieri uscenti in quota a ciascuno dei tre gruppi: Ruggiero Mennea (Azione) nella Bat, Sergio Clemente (Azione) e Antonio Tutolo (Per) nel Foggiano, Stefano Lacatena (Con) e Saverio Tammacco (Per) nel Barese, Antonio Lopane (Con) nel Tarantino, Sebastiano Leo (Per) e Alessandro Delli Noci (Con) in Salento, Mauro Vizzino (Per) nel Brindisino. Il secondo obiettivo sarebbe quello di eleggere un secondo consigliere in almeno tre province su sei. E non è da escludere che tra questi ci sia Emiliano che potrebbe trovare posto proprio tra i civici.