Dal Comune alla Regione; da corso Vittorio Emanuele a via Gentile: un salto di qualche chilometro, restando nella stessa città, ma mettendoci ancora più impegno e passione. Elisabetta Vaccarella, assessora al Welfare del Comune di Bari, conosce benissimo il candidato governatore Antonio Decaro.
«Ho trascorso cinque anni da consigliera comunale con Antonio sindaco e presidente dell’Area Metropolitana, dove mi affidò la delega alla Mobilità. Il nostro è un rapporto di vera amicizia e stima profonda».
Cosa porterà in Consiglio regionale, in caso di elezione?
«L’esperienza maturata in questi anni da assessora al Welfare. Con Decaro sicuramente porteremo avanti la battaglia cominciata dall’indimenticato Donato Metallo per una legge contro l’omotransfobia e l’educazione sentimentale».
È un’emergenza non più tollerabile.
«Assolutamente. I ragazzi meritano tutta la nostra attenzione. Ma non dobbiamo dimenticare le famiglie. I problemi nascono lì, inutile nasconderlo».
Bisogna avere il coraggio di chiamare le cose con loro nome.
«Certo. Non si può scaricare sempre su altre entità – penso alla scuola – responsabilità che sono proprie dei genitori. Il mio impegno sarà rivolto anche a loro: dobbiamo dimostrare a giovani e adulti che le istituzioni ci sono e, soprattutto, stanno dalla loro parte».
