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Regionali in Puglia, per il Pd il candidato è Decaro ma i nodi restano tutti: la palla passa al tavolo di coalizione

La segreteria regionale del Pd ha deciso di rinviare la querelle Decaro-Emiliano-Vendola alla valutazione del tavolo di coalizione del centrosinistra pugliese. E’ questo l’esito della riunione tenuta, ieri sera, in video conferenza e presieduta dal segretario Domenico De Santis.

Gli interventi

Alla fine, dopo oltre una decina di interventi, l’unico punto di convergenza è stato quello di proporre agli alleati il nome di Antonio Decaro come candidato governatore del Campo largo. Ma le posizioni si sono radicalizzate sull’opportunità delle candidature a consiglieri di Emiliano e Vendola contrastate da Decaro.
La metà degli interventi ha caldeggiato la loro discesa in campo: “Non possiamo cancellare i simboli della Primavera pugliese che da vent’anni ci fanno vincere in Puglia”, uno dei passaggi più accalorati.
O, ancora, “sbagliato seguire le orme di Renzi rottamando il passato”. Di contro c’è chi ha difeso la richiesta dell’ex sindaco di Bari di avere mani libere e piena agibilità politica.

Il tavolo

La questione dei veti di Decaro, insomma, sarà affrontata con gli alleati: Cinque Stelle, Avs, i civici, Azione ed il resto della galassia progressista. Al tavolo di coalizione, è emerso dal dibattito, saranno portati anche i punti divisivi del programma insistendo su alcuni temi, ad esempio i dissalatori, il futuro dell’ex Ilva, che registrano posizioni dissonanti con quella del Pd.

I tempi

In ogni caso, la segreteria ha stabilito che il Tavolo di coalizione avrà pochi giorni, fino al primo settembre, per trovare la quadra sul caso Emiliano-Decaro. Superata la dead line il dossier Puglia sarà trasmesso alla segreteria nazionale del Pd chiamata a dire l’ultima parola. “Spetta ora alla politica il compito di sciogliere i nodi e costruire l’unità”, ha commentato, dopo la riunione, il segretario regionale Domenico De Santis, “avvieremo un confronto serrato tra tutte le forze progressiste, per dare vita insieme e con coraggio a un percorso comune. Perché solo uniti possiamo affrontare le sfide del presente e costruire il futuro”.

La segreteria

Dopodiché De Santis ha ha aggiunto un endorsement in favore del presidente uscente e del predecessore: “I governi di Vendola ed Emiliano hanno cambiato il destino della Puglia, regione modello nata da un percorso da difendere e rilanciare per costruire il domani dell’Italia: un’Italia giusta, progressista, coraggiosa”. E ancora: “Non possiamo permetterci di dividerci e ripetere gli errori del 2022. Stavolta dobbiamo dimostrare di aver imparato la lezione. La nostra forza è l’unità, vale per il il Pd come per tutto il campo progressista”.

Subito dopo, però, una carezza anche a Decaro: “Sul rinnovamento abbiamo già espresso una posizione chiara e unanime nella Direzione regionale: liste rinnovate, con spazio a giovani e donne, fuori i consiglieri uscenti con pendenze giudiziarie, e basta anche con chi pensa al Pd come a un autobus da prendere solo per farsi eleggere”.

Una posizione equilibrata rispetto ad uno scontro, quello tra Emiliano e Decaro, che sembra giunto per la prima volta dopo vent’anni ad un punto di non ritorno.

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