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Regionali in Puglia, l’imprimatur dem alla candidatura di Decaro: «Non ci sono alternative»

Da alcune settimane il nome di Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato, faceva capolino nella rosa dei possibili candidati presidente per la Regione, qualora il parlamentare europeo Antonio Decaro non avesse dato la sua disponibilità. È però lo stesso esponente dem che, a margine della presentazione a Bari della decima edizione di Digithon, la maratone digitale da lui promossa e in programma a settembre nella sua Bisceglie, ha chiarito la posizione: «non c’è alcun candidato alternativo a Decaro. Non c’è stata nessuna valutazione, non ci sono passi indietro o in avanti, c’è solo la politica che sarà chiamata ad assumere delle decisioni con il massimo accordo, come sempre è avvenuto». Boccia ha risposto così a chi gli chiedeva se il partito stia valutando candidature alternative all’ex sindaco del capoluogo pugliese.

La prospettiva

«La Puglia è un modello – ha aggiunto l’esponente dem -e questi vent’anni sono stati di successo, la regione è cambiata. Le amministrazioni guidate da Nichi Vendola e Michele Emiliano hanno fatto la storia del Mezzogiorno. Ovviamente sono ancora tante le cose da fare, bisogna rafforzare la nostra idea di sviluppo e innovazione, di assistenza agli ultimi, di sanità, trasporti e sicurezza. Bisognerà fare un programma condiviso con le altre forze politiche: alcune sono già nella maggioranza di Emiliano, altre, come il Movimento 5Stelle, lo erano e poi sono uscite».

Conclude poi Boccia «c’è un ragionamento nazionale di tutte le regioni che vanno al voto che sarà chiuso molto presto dai segretari nazionali e regionali, che si stanno parlando. Non c’è allarme, la Puglia come sempre sarà in prima linea e consentirà al centrosinistra di continuare a innovare». E proprio per sgombrare il campo da qualsiasi suo coinvolgimento in una partita che un anno fa era data per vinta, ma che oggi, con le esitazioni di Decaro e con le fibrillazioni del centrosinistra in Regione appare non proprio tutta in discesa, Boccia comunica quel che sta facendo la segretaria nazionale Elly Schlein, e anche quello regionale Domenico De Santis: «la segretaria è impegnata in ogni regione nel rigenerare le selezioni fisiologiche dei gruppi dirigenti e, come ha detto bene il segretario del Pd in Puglia ci sarà molta innovazione con tanti giovani, donne, nuovi amministratori emergenti che daranno il loro contributo al Consiglio regionale».

È così Boccia sgombra il campo, almeno per ora, circa una qualsiasi alternativa, sua o di altri, a Decaro per la corsa a governatore della Puglia della Puglia, nonostante appena poche settimane fa, commentando la vittoria del centrosinistra alle comunali di Taranto, lo stesso Boccia affermò che sì «Decaro a tutte le carte in regole per poter essere il candidato vincente, ma un passo alla volta». Probabilmente, in questo mese, complici alcune missioni a Roma di diversi esponenti regionali, tra cui lo stesso Decaro, avvistati, oltre i loro impegni, dalle parti del Nazareno, la spinta che viene dal Pd nazionale verso mister mezzo milione di preferenze si è fatta più decisa e con ogni probabilità non appena sarà formalizzata la data del voto sarà ufficializzata. Salvo che lo stesso presidente della Commissione ambiente al parlamento europeo non voglia rimanere a Bruxelles, aspettando possibili sviluppi ai vertici nazionali del partito.

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