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Regionali in Puglia, le indiscrezioni sulle liste di Fratelli d’Italia: in corsa politici e società civile per Lobuono

Quasi del tutto definite le liste di Fratelli d’Italia per la corsa al Consiglio regionale. Il partito della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva lavorato in netto anticipo rispetto all’ufficializzazione del nome del candidato presidente, Luigi Lobuono. La prossima settimana potrebbero essere chiuse del tutto. Osservando i nomi, c’è molta politica solida nella lista, diversi posti sono stati riservati a candidate donna e qualche volto nuovo.

Vediamoli: a Bari saranno candidati quasi con matematica certezza, Tommaso Scatigna, ex sindaco di Locorotondo e Domenico Damascelli, ex consigliere regionale che ora si ricandida.

A Brindisi, correrà l’uscente Luigi Caroli, coordinatore provinciale del partito. Insieme a lui anche Antonio Scianaro, ex consigliere regionale e Massimiliano Oggiano, ex vicesindaco e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia originario di Mesagne. Elena Marrazzi, Chiara saracino, Giuliana Tedesco.

A Lecce, si candidano Dino Basile, e Paolo Pagliaro, consiglieri uscenti, Massimiliano Manca, vicesindaco di Monteroni, Elisa Rizzello, ex vicesindaco a San Cesario; Chiara Scalzi, dirigente nazionale di FdI; Giuseppe Negro, imprenditore e consigliere a Tiggiano; Alberto gatto, consigliere a Nardò; Maria Luisa Greco, assessora a Lecce; Rosi Scarangella, assessora a Casarano; Annachiara Chiffi, assessora ad Alessano.

A Taranto, Renato Perrini, capogruppo uscente alla Regione; Giampaolo Vietri, capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Taranto; Grazia Lillo, consigliera comunale al Comune di Martina Franca e l’avvocata Matilde Percolla.

A Foggia corrono l’uscente Giannicola De Leonardis e Nicola Gatta, soindaco dimissionario di Candela.

Nella Bat, ci sono la biscegliese Tonia Spina, consigliera regionale uscente, il barlettano Riccardo Memeo, cardiologo del Policlinico, Andrea Ferri, capogruppo in consiglio comunale a Trani, il commercialista andriese Flavio Civita. Si lavora al quinto candidato, che dovrebbe essere una donna di uno dei centri minori della provincia.

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