Se si insiste «con la candidatura di Luigi Lobuono quale presidente della Regione Puglia noi della Lega siamo disposti ad andare da soli, chiedendo a Roberto Vannacci di essere il nostro candidato presidente». E’ questo il messaggio che i dirigenti pugliesi della Lega hanno affidato al vicesegretario nazionale del Carroccio, Claudio Durigon, dopo aver appreso che a Roma i dirigenti nazionali della coalizione di centrodestra nelle ultime ore hanno deciso di affidarsi all’imprenditore barese ed ex presidente della Fiera del Levante, Luigi Lobuono per provare a sconfiggere il campo largo di Antonio Decaro alle prossime elezioni regionali previste per il 23 e 24 novembre prossimi.
E per dar forza ai loro propositi hanno anche lanciato una petizione online sul sito change.org per chiedere agli elettori, ma anche a tutti i cittadini, di far scendere in campo l’ex generale autore del libro «Il mondo al contrario». I dirigenti regionali leghisti hanno espresso tutto il loro malumore a Durigon, definendo la scelta «incomprensibile a poche settimane dal voto. Fosse stata fatta sei mesi fa avrebbe avuto un senso, ma oggi no. E’ troppo tardi».
Giunti a questo punto, annotano sempre dalla Lega, «è più utile che venga candidato uno dei segretari regionali dei partiti del centrodestra, visto che, tra l’altro, sono tutti e tre parlamentari. Quindi hanno già una notorietà sul territorio e soprattutto sono a conoscenza dei dossier più importanti che riguardano la Regione Puglia: dall’Ilva, che seguono anche nel loro lavoro a Montecitorio e Palazzo Madama, all’agricoltura, dalla sanità alla riduzione della popolazione in virtù di una forte emigrazione giovanile e qualificata. Sarebbe anche un modo per assumersi la responsabilità di fronte agli elettori di centrodestra»: tanto che alcuni si sono spinti nel poter dire sì a Mauro D’Attis. Il coordinatore regionale di Forza Italia sul cui nome fin dall’inizio il Carroccio aveva opposto un secco no.
Durigon, ascoltate le lagnanze del gruppo dirigente pugliese, non ha preso decisioni immediate, ma ha comunque detto che ne parlerà con urgenza con il segretario nazionale Matteo Salvini, riportando tutte le critiche mosse nei confronti di una scelta che è maturata negli ultimi giorni sui tavoli romani insieme alle decisioni per il candidato presidente in Campania e in Veneto dove, però sono stati scelti due politici e cioè il viceministro degli esteri ed esponente di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli, e un altro vicesegretario leghista, Alberto Stefani.