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Regionali in Puglia, anche i vendoliani stanno con Decaro. Il M5s temporeggia: «Prima i temi»

«Antonio Decaro sarebbe un candidato che ci metterebbe nelle condizioni di concentraci già su come continuare a governare la Puglia»: è Mino Di Lernia, segretario regionale di Sinistra Italiana e tra i più vicini all’ex presidente Nichi Vendola, il primo a reagire all’endorsement che il senatore Francesco Boccia ha fatto due giorni fa all’ex sindaco…

«Antonio Decaro sarebbe un candidato che ci metterebbe nelle condizioni di concentraci già su come continuare a governare la Puglia»: è Mino Di Lernia, segretario regionale di Sinistra Italiana e tra i più vicini all’ex presidente Nichi Vendola, il primo a reagire all’endorsement che il senatore Francesco Boccia ha fatto due giorni fa all’ex sindaco di Bari e attuale europarlamentare del Pd.

Il rebus riguarda il Movimento Cinque Stelle che, in vista delle elezioni regionali, ancora non scopre le carte e probabilmente non lo farà fino al prossimo 9 aprile, quando la Corte Costituzionale si esprimerà sul terzo mandato per i governatori.

I vendoliani

I vendoliani, dunque, accolgono di buon grado quella che a gran parte degli addetti ai lavori è sembrata l’ufficializzazione della candidatura di Decaro alla presidenza della Puglia. «È il candidato più autorevole e più capace di continuare il cammino intrapreso vent’anni fa», ha detto Boccia a margine della direzione regionale del Pd. E Sinistra Italiana sembra condividere la linea quando, per bocca del suo segretario regionale, fa capire che Decaro è il nome giusto e aggiunge: «Serve mettersi al lavoro subito affinché a vincere le elezioni sia prima di tutto una buona proposta politica».

I Cinque Stelle

Resta da chiarire la posizione del Movimento Cinque Stelle che, nel frattempo, a Taranto ha proposto un candidato sindaco alternativo a quello del Pd. «A oggi non ci sono candidati ufficiali – precisa il deputato Leonardo Donno, coordinatore pugliese del M5s – Per noi prima vengono i temi e gli obiettivi da raggiungere, poi sarà il momento di avviare le eventuali interlocuzioni e la condivisione di un percorso che porterà all’individuazione dei nomi».

Nel frattempo il M5s ha avviato le assemblee provinciali, come quella che si è svolta ieri a Lecce, per mettere a fuoco «le esigenze reali per territorio, persone e imprese». Secondo qualcuno, una svolta potrebbe arrivare dopo il 9 aprile, data in cui è atteso il verdetto della Corte Costituzionale sul terzo mandato ai governatori. In caso di via libera, con la Campania destinata al dem Vincenzo De Luca, il M5s potrebbe rivendicare la candidatura alla presidenza della Puglia. Ma siccome a queste latitudini è Decaro il candidato oggettivamente più forte, i Cinque Stelle potrebbero ben presto essere chiamati a scegliere: correre in coalizione con Pd, civici e Avs, con buone chance di superare lo sbarramento del 4%, oppure proporre un proprio candidato presidente, con la conseguenza di dover raggiungere la più alta e ostica soglia dell’8%.

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