«Ti chiedo solo di approfondire quello che è successo per non consentire più che si ripetano questi episodi. Lo chiedo da donna a donna». Si conclude con queste parole la lettera aperta che Raffaella Casamassima, consigliera comunale di Cassano delle Murge esclusa all’ultimo momento dalle liste di Fratelli d’Italia per le elezioni regionali in Puglia, indirizza alla presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni.
In un lungo post pubblicato sui propri canali social, Casamassima ricostruisce l’accaduto partendo da fine agosto quando, dice, «il presidente provinciale Picaro mi raggiungeva telefonicamente dicendomi che ero candidata al consiglio regionale. “È il partito che te lo chiede” diceva».
L’avvocata cassanese prosegue ricordando che «in occasione di un direttivo provinciale allargato a tutti i coordinatori dei comuni della provincia di Bari ancora una volta lo stesso mi invitava a riflettere seriamente sulla mia candidatura perché ritenuta meritevole. Dopo una serie di valutazioni, anche di tipo organizzativo, non solo di opportunità politica, ho riunito la mia famiglia e deciso insieme che la candidatura avrebbe potuto rappresentare un’opportunità di crescita e che fosse anche un dovere nei confronti del partito, di Fratelli d’Italia, i cui valori sono la base quotidiana della mia attività politica».
E così Raffaella Casamassima ha dato il via alla sua campagna elettorale («Il presidente provinciale Michele Picaro mi disse che nonostante ci fosse ancora del tempo per il deposito delle liste potevo iniziare») stampando i santini e inaugurando il suo comitato a Cassano delle Murge.
«Giovedì scorso vengo invitata a sottoscrivere l’accettazione della candidatura», continua Casamassima nel post. Ma «il giorno dopo, a meno di 24 ore dal deposito delle liste, vengo raggiunta telefonicamente dal presidente provinciale Michele Picaro il quale mi comunica che “Roma” ha deciso di estromettermi dalla lista. Mi viene riferito – racconta – che i motivi attengono a una lista che sarebbe disomogenea e che a renderla tale sarebbe proprio la mia candidatura». Si arriva quindi a sabato scorso quando «è stata presentata la lista senza il mio nome e senza alcun rispetto delle norme interne. Mi riferisco all’art. 17 dello Statuto il quale testualmente recita: “il coordinamento regionale sentiti i coordinamenti provinciali propone alla direzione nazionale i programmi e le liste per l’elezione del presidente della regione e del consiglio regionale…”».
Raffaella Casamassima sottolinea, ancora, che «il coordinamento provinciale di Bari, non ha mai definito alcuna lista ma solo preso atto delle disponibilità compresa la mia. Il coordinamento regionale non si è mai riunito» ma «dopo il deposito delle liste, il presidente provinciale Michele Picaro mi ha contattato per manifestarmi tutta la sua solidarietà (al danno la beffa…) dicendomi testualmente: “Purtroppo ci sono state sette persone che volevano ritirare la propria candidatura considerando che la lista era poco omogenea, ho fatto un passaggio a Roma ed è stato deciso che non dovevi essere più candidata perché il rischio era che la lista non si sarebbe potuta presentare”. Tutto questo è inaccettabile», scrive Casamassima e rivolgendosi alla premier afferma: «Cara Giorgia mi chiedo e ti chiedo: dov’è il merito in tutto questo? Vengo estromessa solo perché non gradita al “club” dei detentori del potere? Quali sono le reali ragioni della mia esclusione? Perché queste ragioni non sono mai state discusse dagli organi interni?».
Lobuono: «Casamassima è un’amica, sa che non ho responsabilità. Non temo contraccolpi»
Sul caso è intervenuto il candidato presidente del centrodestra alle elezioni regionali in Puglia, Luigi Lobuono, parlandone a margine di un incontro con Confindustria Bari e Bat. «Non ho paura di contraccolpi, Raffaella Casamassima è un’amica e sa perfettamente che io non ho alcuna responsabilità in quella che è stata una scelta politica interna del loro partito, nella quale non mi permetto assolutamente di entrare».
Lobuono sottolinea che quanto accaduto «è un problema loro e lo devono risolvere al loro interno. Io con lei ho un ottimo rapporto, spero che non accada nulla di particolare. Conoscendola so che non accadrà nulla».










