«Oggi la Puglia ha bisogno di guardare avanti. E non è una questione di nomi, di persone, ma di un tempo che cambia, di una nuova stagione, con priorità diverse che hanno bisogno di metodi e linguaggio diversi». Così l’europarlamentare del Pd, Antonio Decaro, in un’intervista al Corriere della Sera parlando dell’ipotesi di una sua candidatura alla guida della Regione Puglia nel caso che si presentino anche Michele Emiliano e Nichi Vendola.
Decaro sottolinea che «la sfida oggi è quella di proseguire il percorso straordinario di questi anni riuscendo ad aprire una pagina nuova. Il candidato alla Regione deve saper interpretare questa sfida», afferma. E nel caso gli venga chiesto di candidarsi «vorrei essere libero di deciderlo con i cittadini e farlo in autonomia. Detto questo – prosegue l’ex sindaco di Bari -, nessuno è indispensabile a cominciare da me che sono impegnato in un altro lavoro in Europa per la mia comunità».
Qualcuno invece dice che non vuole candidarsi in Puglia perché intende sfidare Schlein al congresso, ma lui frena: «Che io sappia non è all’ordine del giorno del Pd nessun congresso».
Nell’intervista Decaro affronta anche temi legati all’Unione europea, spiegando che martedì scorso «c’è stata una riunione dei parlamentari di S&D e la capogruppo Iratxe García Pérez ci ha annunciato che la più importante delle nostre richieste a von der Leyen è stata accolta: il fondo sociale che rischiava di scomparire sarà messo nel bilancio. Io ho una posizione critica sulla Commissione ma chi sta in maggioranza non può votare una mozione di sfiducia proposta dall’estrema destra. Al momento dell’approvazione del bilancio potremo far valere le nostre posizioni», conclude l’eurodeputato pugliese.