Rush finale per Antonio Decaro, che entra negli ultimi giorni di campagna elettorale puntando su piazze piene, musica e messaggi politici identitari per il popolo del centrosinistra. La chiusura è fissata per venerdì 21, in piazza del Ferrarese, con l’evento-clou «Tutta la Puglia in piazza»: un concertone in stile «Primo Maggio» che comincerà alle 19. Sul palco sono attesi i leader nazionali della coalizione. A scaldare il pubblico saranno i rapper pugliesi Cekka, La Voce di Selea, Papaceccio, Plata, Samen Mi Casa e Sam D Zakalicious, protagonisti del tormentone virale «Puglia che spera», guidati da Francesco Occhiofino, in arte «Reverendo», volto storico del rap barese.
A seguire, spazio alla band «Superclassifica Sciò». Intanto, ieri, Decaro è stato al centro del confronto televisivo organizzato dall’emittente Telebari insieme agli sfidanti Luigi Lobuono del centrodestra, Sabino Mangano ed Ada Donno. Il botta e risposta più acceso è esploso sul tema casa. Decaro ha rilanciato la proposta «Primo Tetto»: 30 mila euro a fondo perduto per giovani e famiglie monoparentali o incentivi alla ristrutturazione per chi affitta a canone calmierato. Immediata la replica di Mangano: «Non prometto fondi che non esistono».
Il candidato del centrosinistra ha però controreplicato indicando il Fondo di Sviluppo e Coesione come copertura già prevista. Lobuono, dal canto suo, ha definito la cifra «risibile» rispetto ai prezzi degli immobili e ha proposto un piano con Comuni, imprese edili e riuso dei beni demaniali Decaro ha alternato attacchi e ironia: «Spero di recuperare il rapporto con il divano nel weekend». Poi la visione: «La Puglia non è mia, è dei pugliesi. Mi candido per risolvere i loro problemi».
E una nota curiosa: la scoperta dei campi di cotone di San Marco in Lamis, «che sembrava Louisiana», trasformati in camicie ad Andria. Ultimo impegno di giornata, l’incontro con le Acli pugliesi: promessa di tavoli permanenti di coprogettazione, una nuova legge regionale sulla cooperazione internazionale e un Centro per la pace e la cooperazione mediterranea.










