«L’accordo unitario nel centrosinistra sarà confermato e sono convinto che con Elly Schlein alla festa dell’unità regionale di Bisceglie, ci sarà una schiarita». È la previsione dell’onorevole Francesco Boccia, numero due del Pd, che fissa al 5 settembre, data di apertura della festa di Bisceglie, la data utile per la soluzione del rebus Decaro- Emiliano-Vendola. E che si sia vicini al traguardo filtra anche da ambienti vicini ad uno dei protagonisti della telenovela («siamo agli sgoccioli«), che sta tenendo col fiato sospeso il centrosinistra nazionale per l’individuazione del candidato governatore in Puglia.
Il nome in campo resta quello dell’ex sindaco di Bari che ha dato disponibilità, ma attende che il Pd prenda posizione sui veti posti agli ex presidenti Vendola ed Emiliano in procinto di scendere in lista da consiglieri.
Il tavolo di coalizione
Ieri è scaduto inutilmente il termine per individuare una soluzione sui veti incrociati di Decaro, affidato sei giorni fa al tavolo di coalizione regionale dalla segreteria pugliese del partito. Le consultazioni avviate dal segretario Domenico De Santis non hanno sortito effetti. Avs è rimasta rigida sul nome di Vendola, i Cinque Stelle si sono chiamati fuori, così come i partitini di centrosinistra.
Il pallino, dunque, è ora nelle mani del Nazzareno chiamato a sbrogliare la matassa dopo che nei giorni scorsi i vertici Pd avevano sollecitato Decaro a ritirare il veto su Vendola, ritenuto un’ingerenza in casa d’altri, ed inaccettabile alla luce della tenuta del campo largo nazionale.
Emiliano non appare
Intanto il governatore uscente Michele Emiliano sembra essere sparito dai radar. Ieri ha annullato all’ultimo momento la prevista partecipazione a Molfetta alla presentazione del libro di Al Bano. A chi l’ha sentito ha riferito di aver chiarito la sua posizione alla segreteria nazionale del partito che resta in attesa di indicazioni. Ad oggi, però, la sua candidatura non è in discussione. Una posizione irremovibile che sembra refrattaria alle ipotesi di mediazione messe in atto nelle ultime settimane -un assessorato esterno, un incarico di prestigio a livello nazionale-. Nel frattempo si moltiplicano gli appelli in favore di Decaro.
L’ala daliemiana del Pd pugliese si rivolge con un documento unitario direttamente alla segretaria Schlein. «Decaro – recita la nota, – è l’unico candidato naturale per rinnovare il ciclo di governo progressista della Regione. Questo è riconosciuto dalla maggioranza dei pugliesi. Facciamo appello alla responsabilità, all’autorevolezza della segretaria nazionale del Pd Elly Schlein perché anche nelle prossime ore continui a compiere i passi necessari al fine di superare gli ostacoli che si frappongono alla sua candidatura. Noi riteniamo assolutamente fondata la preoccupazione che senza la candidatura di Antonio Decaro si mette a rischio la vittoria del centro sinistra in una Regione simbolo , riportando in gioco in modo insperato la destra. In calce le firme di Vito Angiuli, Enzo Augusto Giovanni Battafano, Franco Borgia, Nicola Costantino, Gianni Di Cagno, Carmine Dipietrangelo, Franco Giordano, Enzo Lavarra, Elisa Mariano, Gianvito Mastroleo, Daniela Mazzucca, Rossella Matarrese, Luigi Quaranta, Silvio Suppa e Alberto Tedesco. Tuttavia la sensazione è che la partita pugliese sia diventata terreno di scontro fra le correnti del prossimo congresso Pd.
Decaro, interessato ad un ruolo nazionale, viene sponsorizzato dall’ala riformista, oggi minoranza della Schlein, ed i veti nei confronti di Emiliano e Vendola altro non sarebbero che l’effetto anticipato della battaglia congressuale. Obiettivo impallinare due alleati pericolosi della segretaria uscente alle primarie del 2026.