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Verso le Regionali, Emiliano-Decaro: è botta e risposta sul tema “pensione”

C’è una sfida nella sfida che attraversa, sotterranea, ma sempre viva, la campagna elettorale per le regionali in Puglia: quella tra il governatore uscente Michele Emiliano e il suo erede designato, Antonio Decaro. Che continua oggi a manifestarsi tra battute, frecciate e gesti che sanno di resa dei conti. Il primo affondo, nei giorni scorsi, è arrivato proprio da Decaro. A chi gli chiedeva se l’attuale presidente potesse trovare spazio nella futura giunta regionale, l’ex sindaco di Bari ha risposto con apparente ironia: «Emiliano non deve andare in pensione, gli chiederemo di continuare il suo impegno.

È una parte importante della storia del centrosinistra e della Puglia. Senza di lui oggi non sarei qui, visto che mi volle assessore ai Trasporti». Parole concilianti solo in apparenza, che Emiliano ha letto come una sottile provocazione. La replica è arrivata ieri, dal Sacrario militare di Bari, subito dopo la cerimonia per la Giornata delle Forze Armate. «Non c’è bisogno di convincermi», ha risposto secco l’attuale governatore alludendo al presunto pensionamento, per poi indicare i bambini che applaudivano e commentare: «La risposta sono loro».

Un gesto simbolico, dietro cui molti leggono la volontà di mostrare di avere ancora il favore del popolo. Ieri, intanto, Decaro ha dovuto respingere un’altra polemica: quella su Roberto Quarta, ex consigliere comunale di Brindisi vicino a Fratelli d’Italia, indicato da alcune voci come coordinatore della lista civica «Per la Puglia». Un mezzo scandalo considerando che Quarta viene ritenuto vicino all’estrema destra, tanto che il giorno che venne eletto in Consiglio nel 2023 il figlio, pubblicò una foto col braccio destro alzato e a corredo la didascalia: «Primo Consiglio comunale, papà presente!».

Poi allontanato dal Fdi dal coordinatore provinciale Luigi Caroli, che gli chiuse il circolo Atreju. Quella di Quarta è una famiglia di reduci, il padre aveva un bar a Brindisi in cui vendeva anche amuleti e calendari presi direttamente da Predappio. «È una fake news – ha tagliato corto Decaro – Quarta non coordina nulla, l’ho visto un paio di volte e so solo che ha detto di voler votare per me».

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