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Verso le Regionali, il piano di Decaro: «Nuove aree verdi contro i cambiamenti climatici»

Un programma di forestazione regionale che prevede il miglioramento della gestione e della manutenzione dei boschi pugliesi e la realizzazione di nuove aree verdi su tutto il territorio. È la proposta lanciata da Antonio Decaro, candidato presidente della coalizione progressista per la guida della Regione Puglia, che stamattina ha passeggiato per i sentieri della Foresta…
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Un programma di forestazione regionale che prevede il miglioramento della gestione e della manutenzione dei boschi pugliesi e la realizzazione di nuove aree verdi su tutto il territorio. È la proposta lanciata da Antonio Decaro, candidato presidente della coalizione progressista per la guida della Regione Puglia, che stamattina ha passeggiato per i sentieri della Foresta Mercadante, un polmone verde di 1300 ettari. La location non è stata scelta a caso, perché la foresta in questione non è un bosco autoctono, ma una grande opera di ingegneria ecologica progettata e realizzata circa un secolo fa.

La foresta Mercadante, il bosco di Acquatetta (Minervino e Spinazzola) ed altre aree boscate pugliesi sono i cosiddetti “boschi artificiali”creati tra gli anni ’20 e ’50 del ‘900 per contrastare l’erosione del suolo e le alluvioni che dall’altopiano murgiano colpivano la conca barese. L’obiettivo era proteggere gli insediamenti urbani dagli effetti del disboscamento e dalle piene dei torrenti che lungo il corso delle lame raggiungono la costa.

Boschi di Puglia prevede interventi di forestazione su suoli demaniali (ex ERSAP) presenti nelle province di Brindisi e Lecce, nelle aree da bonificare nelle zone industriali di Taranto e Brindisi, nelle aree a rischio di dissesto idrogeologico del Subappennino dauno e su terreni degradati colpiti dal disseccamento degli ulivi in Salento.

«La Puglia è una delle regioni meno boscate d’Italia – spiega Decaro – con una copertura forestale intorno al 10%, contro una media nazionale del 35%. Le aree boschive si concentrano nel Gargano e nella Murgia, lasciando scoperte ampie porzioni di pianura, costa e aree periurbane». Per questo, nei prossimi cinque anni «dobbiamo fare quello che hanno già fatto i pugliesi nel secolo scorso: creare nuove aree verdi che proteggano il nostro territorio dalla sfida dei cambiamenti climatici» sottolinea l’ex sindaco di Bari.

«I nostri vivai regionali – aggiunge – hanno un potenziale produttivo di circa 500mila piante all’anno e con i fondi europei del programma Life, destinati a interventi di mitigazione climatica sui territori, realizzeremo dei boschi diffusi nelle aree degradate che circoscrivono i siti industriali, nelle aree da rigenerare colpite dalla Xylella e nelle aree appartenenti al demanio regionale».

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