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Verso le Regionali, Cataldo appoggia Marti e Tateo: Lobuono ecumenico su chi sbaglia

Non vale più la regola del «no ai transfughi». A smentirla è stato, ieri, Luigi Lobuono, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia, che in un’intervista al Tg3 Puglia ha commentato il recente passaggio di Sandrino Cataldo e di sua moglie, l’ex assessora regionale ai Trasporti della giunta Emiliano, Anita Maurodinoia, nelle file della Lega. Un’adesione maturata prima della presentazione delle liste, ma che ha fatto rumore: la coppia, vicina fino a ieri al centrosinistra, è oggi al fianco del Carroccio.

Proprio Cataldo ha invitato con una lettera a far votare il tandem Roberto Marti e Annarita Tateo, a tutto discapito di Fabio Romito. Operazione nella quale qualcuno ci avrebbe visto la manina di Cassano, accomodatosi anche lui nella Lega. «Il centrodestra non è un taxi – ha spiegato Lobuono – ma c’è anche chi si è reso conto di aver sbagliato e ha deciso di tornare indietro per fare politica seriamente». Una frase chiara, diretta, che suona come un’apertura verso chi lascia l’altro campo, ma che ha provocato più di qualche malumore tra gli alleati. Mentre monta la polemica politica, Lobuono ha trascorso la giornata nel suo comitato elettorale a Bari, dove ha incontrato i rappresentanti di «Confimi Puglia», l’associazione che riunisce il mondo delle piccole e medie imprese manifatturiere, vero cuore dell’economia regionale.

«Le imprese del nostro territorio operano spesso in aree difficili da raggiungere e hanno bisogno di un supporto reale – ha dichiarato – sia sul piano delle infrastrutture, sia su quello della crescita e dell’internazionalizzazione. La Regione deve farsi carico di queste esigenze, chiedendo anche l’intervento del Governo nazionale per creare condizioni di sviluppo e sostenere chi produce lavoro.

”Il candidato del centrodestra ha poi denunciato i ritardi e la burocrazia che frenano la competitività del sistema produttivo: “Servono collegamenti efficienti, procedure più snelle e strumenti finanziari adeguati. La Puglia deve diventare una Regione attrattiva per chi investe.

”Lobuono ha infine posto l’accento sulla necessità di completare le filiere produttive, soprattutto nei distretti agroalimentari: “Molte aziende del pomodoro o della pasta non riescono a chiudere il ciclo produttivo. La Regione deve aiutarle a farlo, perché qui si deve generare valore e lavoro. ”E conclude con un messaggio di identità: “Io non sono un politico di professione, ma un imprenditore. E porterò in Regione la concretezza e la serietà che servono per far ripartire la Puglia.”

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