Ritorna un’abitudine che quest’anno si fa forte a causa dell’inflazione, una sorta di economia circolare del dono. «Un pugliese su 3 che ha ricevuto regali di Natale ricicla quest’anno quelli indesiderati, destinandoli a parenti e amici ma anche rivendendoli sul web». È quanto emerge dal sondaggio di Coldiretti Puglia condotto sul sito puglia.coldiretti.it che evidenzia la spinta a ottimizzare le risorse disponibili e ridurre al minimo gli sprechi donando una seconda vita ai prodotti.
«Se il 32% dei pugliesi ammette di fare ricorso al riciclo dei regali, ma più ai parenti che agli amici – spiega Coldiretti Puglia -, il 66% si dichiara contrario ritenendola una pratica ingiusta. La grande maggioranza di coloro che riciclano lo fa a favore di parenti che possono apprezzare l’oggetto ricevuto in dono, mentre una buona percentuale di pragmatici (15%) li restituisce al negozio cambiandoli o chiedendo un buono e un 7% li destina ad altri utilizzi».
Ma la vera novità è il boom di chi rivende i regali ricevuti su Internet. «Con un aumento record del 62%, grazie anche al moltiplicarsi dei siti dedicati a vestiti e oggetti di seconda mano, sottolinea Coldiretti regionale. Certamente tra i doni riciclati nel 2024 non ci sono mai prodotti enogastronomici, perché l’inflazione sui beni alimentari rende soprattutto vino e olio extravergine di oliva molto preziosi, mentre la pratica del ‘riciclo’ colpisce i capi di abbigliamento, i prodotti per la casa o quelli tecnologici. Le donne sono più generose nel donare a parenti e amici (78% contro il 62% dei maschi). Si tratta di un business rilevante – conclude la Coldiretti -, se si considera che le famiglie italiane hanno scartato sotto l’albero regali di Natale per un valore stimabile in circa 8 miliardi tra grandi e piccini».