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Via libera al Quadro di Assetto dei Porti: la Puglia punta sulla portualità turistica con 73 scali

La Giunta regionale pugliese ha approvato il Quadro di Assetto del Sistema dei Porti regionali, uno strumento strategico che mira a orientare investimenti e servizi nel settore della portualità. La Puglia conta ben 73 porti, di cui 67 di interesse regionale e 6 di rilevanza internazionale e nazionale. Il comparto della portualità turistica è in…
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La Giunta regionale pugliese ha approvato il Quadro di Assetto del Sistema dei Porti regionali, uno strumento strategico che mira a orientare investimenti e servizi nel settore della portualità. La Puglia conta ben 73 porti, di cui 67 di interesse regionale e 6 di rilevanza internazionale e nazionale. Il comparto della portualità turistica è in forte crescita, posizionando la regione al settimo posto in Italia con oltre 14mila posti barca.

«Con l’approvazione del Quadro di Assetto del Sistema dei Porti regionali, la Puglia rafforza il proprio impegno verso una gestione più integrata e sostenibile della portualità turistica – ha commentato l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane -. Questo strumento rappresenta una bussola per orientare gli investimenti e le politiche pubbliche, valorizzando le nostre coste senza comprometterne l’equilibrio ambientale. I porti minori, in particolare, diventano leve strategiche di sviluppo per i territori: luoghi di accoglienza per il diportismo, ma anche nodi di connessione tra comunità, cultura e imprese locali. La qualità dell’esperienza turistica parte anche dalla qualità delle nostre infrastrutture, e oggi abbiamo uno strumento in più per migliorarla».

Intermodalità e collegamenti

Anche l’assessora regionale ai Trasporti, Debora Ciliento, ha sottolineato l’importanza del documento: «Questo documento ha permesso di realizzare un monitoraggio della realtà portuale regionale, un sistema di piccoli e grandi porti che va messo in relazione con il territorio di riferimento per una crescita complessiva, dalla costa alle realtà interne. La valorizzazione di un’area portuale nasce dall’intermodalità e da collegamenti efficaci con i centri urbani, con i principali assi viari, le stazioni ferroviarie, le piastre logistiche e gli aeroporti».

Ciliento ha evidenziato come la nautica da diporto sia strettamente collegata ai servizi offerti dal trasporto pubblico locale, che viene sempre più concepito come un servizio di mobilità urbana ed extraurbana non solo per pendolari ma anche per chi si sposta per svago, eventi o spettacoli. L’obiettivo è quindi creare un sistema portuale che sia non solo efficiente ma anche ben integrato con il tessuto territoriale e i servizi di mobilità complessivi.

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