La Puglia resta ancora senza una propria flotta aerea antincendio. La Regione, insieme a Umbria e Molise, figura tra le uniche tre in Italia a non disporre di un sistema autonomo di mezzi aerei per contrastare i sempre più frequenti incendi boschivi. Un’assenza che, in un territorio ad alta densità arborea e con aree insulari di delicatissima fragilità ambientale come le Isole Tremiti, rischia di trasformarsi in una vera e propria emergenza.
La gara
Si attendono nei prossimi giorni gli esiti della gara pubblicata lo scorso 16 giugno dalla Protezione Civile regionale, dal valore di 7,8 milioni di euro, per l’affidamento triennale del servizio di elicotteri antincendio. I termini per la presentazione delle offerte si sono chiusi il primo luglio, ma già questa rappresenta una notizia in sé: si tratta, infatti, del terzo tentativo della Regione Puglia, dopo che i due bandi precedenti erano andati completamente deserti.
L’audizione
Le difficoltà nella messa in campo di una flotta autonoma sono state oggetto di audizione anche in Parlamento. Fabio Ciciliano, capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, è intervenuto di fronte alla Commissione parlamentare per il contrasto agli svantaggi derivanti dall’insularità, lanciando un allarme preciso: l’assenza di mezzi regionali impatta gravemente sulle Isole Tremiti, per le quali ogni intervento urgente dovrà inevitabilmente contare sulla flotta aerea statale.
«Le gare bandite più volte in Regione per l’acquisizione di una flotta regionale impattano in maniera importante sulle Isole Tremiti – ha detto Ciciliano – e quindi, l’intervento che dovesse essere necessario per quanto riguarda lo spegnimento di incendi su questo arcipelago, dovrà per forza essere realizzato dalla flotta aerea di Stato che in supporto alle regioni lavora durante tutta la campagna di antincendio boschivo».
Le reazioni
A sollevare interrogativi sull’efficacia della programmazione pugliese sono anche i consiglieri di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, che in una nota congiunta chiedono chiarimenti urgenti: «Ciciliano ha confermato che la Regione non dispone di una flotta antincendio, nonostante le promesse fatte. Chiediamo che la responsabile regionale della Sezione della Protezione Civile venga in audizione in Commissione Bilancio per illustrare il cronoprogramma previsto».
Solo nell’ultimo fine settimana, con l’impennata delle temperature, numerosi ettari di vegetazione sono già andati in fumo nel territorio salentino, una delle aree più esposte al rischio incendi. Il nodo centrale resta la difficoltà di attrarre operatori economici disposti a investire in un servizio complesso, oneroso e soggetto a rischi elevati. Le due gare andate deserte sono la prova di un impianto forse poco appetibile per le imprese del settore, e che ora si spera possa trovare risposta positiva con questa terza tornata.
Nel frattempo, il sistema statale continua a sopperire alle carenze regionali. «La Protezione Civile – ha sottolineato Ciciliano – opera secondo un principio di sussidiarietà verticale, che non ha un proprio centro funzionale e viene supportata dal Dipartimento nazionale».