Nessuna correzione per la legge “anti-trombati” e nemmeno per la norma “anti-Decaro”. I due testi non compaiono negli ordini del giorno delle sedute di Consiglio regionale programmati per le prossime settimane dai capigruppo di maggioranza. Il centrosinistra non è ancora pronto con le modifiche e ieri è emerso chiaramente nella conferenza dei capigruppo coordinata dalla presidente del Consiglio regionale Loredana Capone.
L’intesa
In concreto, dopo tre sedute saltate per mancanza del numero legale, il 18 febbraio si proverà a tornare in aula. L’accordo fra maggioranza e opposizione prevede di esaminare la legge per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione per gli alloggi di edilizia popolare, tema divisivo lasciato in stand-by per la sanatoria ipotizzata in uno degli articoli per gli occupanti abusivi incolpevoli. Cancellando il comma della sanatoria, in sostanza, la norma dovrebbe passare de plano. Così come il rinnovo del Corecom, il comitato regionale di controllo sulla comunicazione scaduto ormai da due anni. La maggioranza avrebbe chiuso l’intesa su nuovi componenti con la presidenza affidata all’ex parlamentare dem Michele Bordo, consiglieri la presidente uscente Lorena Saracino più un terzo nome tutt’ora top secret. Le minoranze, invece, voteranno l’uscente Marigea Cirillo e Felice Blasi, quest’ultimo con un altro mandato al Corecom nelle scorse legislature e per questo a rischio di ineleggibilità. Si vedrà al momento del voto in aula che sarà a scrutinio segreto sulle terne di candidati. In aggiunta altre due leggine, una sull’utilizzo delle acque superficiali e l’altra sull’innovazione aperta.
La legge elettorale
Il capogruppo del Pd, Paolo Campo ha invece chiesto la disponibilità delle minoranze a correggere la legge elettorale, in particolare inserendo il doppio voto per assicurare la parità di genere uomo-donna. Un passaggio, questo, inserito direttamente con i poteri sostitutivi dal Governo centrale (presidente all’epoca era Giuseppe Conte) dopo che il Consiglio regionale non era riuscito ad approvare la modifica. Il centrodestra ha accolto la proposta, ma esclusivamente per il comma in favore delle candidate donna e s’è detto indisponibile a valutare altro. Una chiusura criticata dal capogruppo di Per la Puglia, Antonio Tutolo, che ha chiesto di esaminare i vari punti del testo, sbarramento elettorale, consigliere supplente, numero fisso di consiglieri da assegnare alla coalizione vincente e calcolo dei voti di coalizione basato sulle preferenze al candidato governatore e non alle liste in base alla versione attuale. A quel punto la trattativa s’è interrotta.
Le altre date
Da ultimo raggiunto l’accordo per le altre due sedute di Consiglio. In dettaglio il 25 febbraio si discuterà del “bubbone” del Consorzio di bonifica unico Centro Sud Puglia stritolato da una valanga di debiti da 160 milioni di euro. Mentre l’11 marzo si parlerà dell’emergenza idrica in Puglia in particolare sulle criticità degli invasi di approvvigionamento del foggiano quasi a secco.