Quasi un diplomato pugliese su tre (il 29%) ha competenze digitali. Una percentuale superiore a quelle di Lombardia e Veneto (rispettivamente del 26 e 23%).
Il dato è contenuto nel rapporto dell’Osservatorio competenze digitali, dal quale emerge che in questo contesto il Sud è la prima macro regione in Italia. Eppure l’impiego dell’intelligenza artificiale risulta minore rispetto alle regioni del Nord.
Lo hanno evidenziato oggi a Bari Confindustria innovation hub e i Digital innovation hub, organizzatori del roadshow sull’intelligenza artificiale per le piccole e medie imprese.
Dai dati di Anitec Assinform evidenziati, risulta che in Puglia l’intelligenza artificiale è usata solo dal 15% delle aziende analizzate, anche se è prevista «una proiezione di crescita elevata nel 2027».
Quanto ai volumi di spesa per questa tecnologia nella regione, «risultano ancora molto contenuti» e con un tasso di crescita «leggermente sotto la media nazionale».
In Puglia nel 2025 si stima una spesa complessiva di 37,7 milioni di euro (più 32,9% rispetto all’anno prima), contro una spesa a livello nazionale 1.249,7 milioni (più 33,6%).
Per il vicepresidente di Confindustria Bari e Bat, Christian Tomasicchio, «i dati sono da un lato favorevoli al nostro territorio, perché abbiamo una percentuale di diplomati in tema It molto più alta rispetto alla media italiana. Adesso dobbiamo cercare di mettere in campo queste risorse all’interno delle imprese, quindi bisogna preparare le aziende a ricevere queste risorse».









