Categorie
Politica Puglia

Puglia, Pagliaro passa a FdI: «Regione Salento con Meloni? Naturale. Ora un candidato credibile» – L’INTERVISTA

Un candidato governatore «forte e credibile» che sappia «incarnare il programma del centrodestra unito»: a sollecitarne la scelta è il consigliere regionale Paolo Pagliaro, nel giorno in cui annuncia la decisione di far confluire il Movimento Regione Salento in Fratelli d’Italia.

Perché questa scelta?

«È un percorso iniziato già nel 2020 con la scelta di candidarmi al Consiglio regionale con la lista La Puglia Domani del candidato presidente Raffaele Fitto. È stato il primo passo del percorso naturale del mio movimento verso FdI, basato sulla condivisione di valori e idee. Prima fra tutte la proposta di legge sul riordino territoriale da me elaborata con la Società Geografica Italiana, che fu condivisa e presentata da FdI con Giorgia Meloni prima firmataria ed Edmondo Cirielli. La linea di coerenza del MRS è proseguita poi con il voto per FdI alle politiche del 2022 e alle europee del 2024. L’ingresso in FdI è stato voluto da Fitto e condiviso dai coordinatori regionale e provinciale, Gemmato e Congedo, e dal responsabile nazionale dell’organizzazione del partito, Donzelli».

È possibile una sua candidatura a presidente della Puglia?

«Sarò candidato come consigliere regionale di FdI per proseguire l’impegno quotidiano che ho portato avanti in questi cinque anni per far arrivare in Regione le istanze della mia terra, il Salento, battermi per il suo riscatto e la sua crescita, colmare i gap accumulati in trasporti, infrastrutture, servizi, offerta sanitaria, difesa dell’ambiente. Le voci di una mia candidatura a presidente della Regione sono prive di fondamento».

A che punto è il centrodestra sulla scelta del candidato?

«Serve un candidato forte e credibile, che sappia incarnare il programma che il centrodestra unito sta già costruendo per tirare finalmente una riga sul ventennio Vendola-Emiliano e invertire la rotta della Regione, restituendo ai pugliesi la fiducia in questa istituzione. Per noi il programma è prioritario rispetto ai nomi, ma bisogna stringere i tempi per scegliere il miglior candidato».

Quale lezione il centrodestra può trarre dal voto a Bari e a Lecce in vista delle regionali?

«L’unità. A Bari il centrodestra si è mosso tardi per fare campagna elettorale e riuscire a battere l’erede di Emiliano e Decaro, per vent’anni loro capo di gabinetto. Già il ballottaggio è stato un successo. A Lecce, reduce dall’esperienza disastrosa di Salvemini, abbiamo scelto di convergere su Adriana Poli Bortone. Fondamentale il mio passo di lato per spianare la strada a questa candidatura, anteponendo l’unità del centrodestra alla spinta dal basso per la mia corsa a sindaco: il sacrificio ci ha riportato a Palazzo Carafa».

Quali priorità vanno affrontate per il futuro della Puglia?

«Non ho dubbi: la sanità. Ogni giorno tocco con mano lo sfascio del sistema sanitario regionale e l’enorme fatica del personale per garantire un’assistenza dignitosa ai pazienti. Altra priorità sono i trasporti, disomogenei e squilibrati, carenti e antiquati nelle aree periferiche. L’elenco è lunghissimo: agricoltura, turismo, ambiente, ogni settore necessita di una revisione profonda e di una visione strategica che valorizzi le enormi potenzialità mortificate della Puglia».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version