Il countdown è partito: il 23 e 24 novembre la Puglia andrà al voto per eleggere il nuovo presidente della Regione. Mancano appena due mesi e il centrodestra continua a non avere un candidato.
Una situazione che per Paolo Pagliaro, consigliere regionale e leader de “La Puglia Domani”, è ormai insostenibile: «Il tempo è scaduto – tuona – basta con il tafazzismo. Abbiamo l’opportunità di voltare pagina dopo vent’anni di centrosinistra, ma manca ancora il nostro condottiero».
Pagliaro avanza una proposta precisa: individuare il candidato governatore tra i consiglieri regionali di centrodestra. «Non è un’autocandidatura – precisa – ma un’idea concreta e di buon senso. Chi, più dei consiglieri, conosce i problemi e i bisogni dei cittadini? Ogni gruppo indichi un nome, tre in totale, da sottoporre ai leader nazionali. Se non ci sono parlamentari disponibili, meglio questa strada piuttosto che improvvisare con sindaci dal consenso limitato o civici che in due mesi non avrebbero il tempo di farsi conoscere». Per Pagliaro la partita è ancora aperta e la vittoria possibile, a patto di non perdere altro tempo: «I proclami del centrosinistra non ci spaventano. Ma abbiamo regalato un vantaggio all’avversario. La missione è chiara: scardinare il sistema di potere costruito da Vendola ed Emiliano, di cui Decaro è l’erede. La gente ci chiede il cambiamento, e noi dobbiamo rispondere con coraggio».
Il consigliere salentino rivendica un metodo di lavoro basato sulla presenza costante tra i cittadini: «Con il tour Ama la tua terra come te stesso sto girando i comuni del Salento per ascoltare e raccogliere proposte. Il mio numero è pubblico, chiunque può chiamarmi. Sono sempre tra ospedali, mercati, case popolari, piazze. Non solo ora, ma da cinque anni in Consiglio regionale». La sanità, dice, resta il tema più sentito: «Troppo spesso il diritto alla salute viene negato. Ho documentato disservizi, sprechi e carenze. L’unica luce è la dedizione del personale sanitario. Ma il sistema va rivoltato come un calzino».
Tra i risultati ottenuti cita l’attivazione della camera iperbarica al Dea di Lecce e nuove ambulanze all’ospedale di Scorrano. Non solo sanità. Pagliaro parla anche di «ambiente, rifiuti, welfare, infrastrutture, agricoltura»: tutti settori in sofferenza. E denuncia il «Bari-centrismo che ha segnato gli ultimi vent’anni», con la maggioranza dei posti di potere regionali affidati a baresi: «Nulla contro di loro, ma siamo stanchi di essere cittadini di serie B. Rivendichiamo pari diritti e risorse per tutte le province». Sul fronte politico l’attacco è diretto: «I sondaggi commissionati ad hoc dal centrosinistra non raccontano la realtà. Saranno i cittadini a decidere se continuare con Vendola-Emiliano-Decaro o se cambiare. Io credo nel cambiamento e chiedo di scegliere subito il candidato anti-Decaro tra i consiglieri regionali».