Tra gennaio e maggio del 2025, in Puglia si sono registrate 587mila presenze, con un aumento del 18,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il turismo, dunque, si conferma un volàno per la Puglia con l’intera filiera che contribuisce per il 14,8% al valore aggiunto dell’economia regionale e impiega l’11,1% dei lavoratori. Leader del settore, per incidenza sul territorio, è Lecce mentre Bari guida la classifica delle province per volume assoluto di valore prodotto.
I dati sono stati presentati oggi nel capoluogo pugliese in occasione della giornata di studi dal titolo “Il valore socio-economico del turismo: analisi, prospettive e innovazione di prodotto“, promossa dall’assessorato regionale al Turismo, con l’organizzazione a cura dell’Osservatorio turistico di Aret Pugliapromozione, in collaborazione con stakeholder territoriali, istituti di ricerca e partner tecnologici.
Ecco Puglia Core per la pianificazione strategica del turismo. La Regione investe 156 milioni di euro
Nel corso dell’incontro è stato presentato Puglia Core: per la prima volta il turismo avrà una «pianificazione strategica» e sarà considerato, ha spiegato l’assessore regionale al ramo Gianfranco Lopane, «come un unico impianto organico, fatto di risorse, visione e azioni integrate per la nostra destinazione».
Lopane ha annunciato la messa in campo di «156 milioni di euro in attuazione dal 2025 e per il prossimo triennio, a valere sul Poc 2021-2027, per trasformare il turismo in una leva strutturale di crescita per i territori pugliesi». Di questa somma 15 milioni serviranno per realizzare nuove aree di sosta lungo i cammini culturali e naturalistici; 11,7 milioni per il recupero di beni pubblici dismessi; 50 milioni per infrastrutture sostenibili; 80 milioni per consolidare il brand Puglia sui mercati nazionali e internazionali.
«Rilanciamo anche InPuglia365 – ha detto Lopane – aggiornato nei contenuti e nella logica di programmazione. Accanto agli investimenti – ha spiegato – abbiamo voluto avviare il processo che ci porterà a una regia regionale innovativa: la nuova governance del turismo prende forma grazie ai risultati di Puglia destination go, il progetto partecipato con cui abbiamo messo territori e operatori al centro della programmazione per disegnare una nuova organizzazione regionale basata sulle Dmo».
Nel 2025 in Puglia 587mila turisti, più della metà sono stranieri
Per quanto riguarda i dati relativi al 2025, tra gennaio e maggio sono stati 268mila gli arrivi di turisti in Puglia, il 19,1% in più rispetto all’anno scorso; le presenze sono state 587mila, con un aumento del 18,2%.
Se si guarda solo a maggio, gli arrivi sono stati 113mila (più 20,8% sul 2024), mentre le presenze sono state 202mila (più 14,9%). A crescere, dal 2019 a quest’anno, sono stati soprattutto i flussi di turisti stranieri: più 143,7%, a fronte del più 22,3% di italiani. Il corrispondente tasso di internazionalizzazione, con riferimento al periodo gennaio-maggio, è passato dal 35,9% nel 2019 al 52,7% nel 2025.
Si segnala però un dato in controtendenza per i turisti tedeschi, le cui presenze sono diminuite del 9,6% nei primi cinque mesi del 2025, a fronte di una lieve crescita degli di arrivi (più 1,9%). I principali mercati esteri di riferimento, in questa prima parte dell’anno, sono stati Francia, Germania, Polonia, Stati Uniti, Regno Unito, che complessivamente hanno registrato la metà delle presenze straniere in Puglia.
La crescita delle presenze turistiche, sempre nel periodo gennaio-maggio 2025, ha interessato tutte le province: in testa c’è Lecce con il più 21,7%, seguita da Bari (più 21,1%), Brindisi (più 20,6%), Barletta-Andria-Trani (più 18,6%), Taranto (più 15,5%) e Foggia (più 3,6%).
Sono venti i Comuni che in questi mesi hanno registrato circa tre quarti delle presenze turistiche regionali: tra questi spiccano Bari (19,7%), Lecce (7,9%), Fasano (5,2%), Monopoli (4,9%), San Giovanni Rotondo (3,8%) e Ostuni (3,5%).
Se si passa ai comparti ricettivi, nei primi cinque mesi del 2025 l’alberghiero ha registrato il 54,6% di presenze (più 17,2% rispetto al 2024), l’extra-alberghiero il 29,5% (più 9%), le locazioni turistiche il 15,9% (più 45,4%).
Infine le stime sull’estate in corso, che prevedono una crescita del settore del 5,2% a giugno, 2,7% a luglio, 2,5% ad agosto e 7,2% a settembre.
Digitalizzazione e innovazione nel turismo pugliese
Il report presentato stamattina mette in luce come l’evoluzione della filiera turistica passi dalla digitalizzazione e dall’innovazione: l’indagine su un campione di 333 imprese e operatori della filiera evidenzia, infatti, un forte interesse per investimenti in qualità, marketing digitale, risparmio energetico e una crescente attenzione dell’intelligenza artificiale per personalizzare i servizi e fidelizzare la clientela.
I dati evidenziano anche una crescita del comparto Mice (meetings, incentives, conferences, exhibitions) che, nel 2024, nella regione ha raggiunto un valore stimato di quasi 400 milioni di euro, trainato in larga parte dal settore alberghiero, protagonista assoluto dell’offerta congressuale regionale.
I turisti “innamorati” del cibo pugliese
La Puglia è tra le mete enogastronomiche preferite dai turisti italiani ed è la prima regione per occupati nella filiera agrifood, nella quale si registrano 3,9 miliardi di euro di valore aggiunto e oltre 149mila occupati (primato nazionale).
Risulta positiva anche la performance dell’export agroalimentare: 2,5 miliardi di euro al 2023, con una crescita due volte superiore rispetto alla media nazionale (10,1% contro 5,7%). La ristorazione vanta, in particolare, 8.166 imprese con somministrazione, 449 street food (terza regione italiana) e 22 ristoranti stellati. Le aziende agrituristiche autorizzate sono 941, a cui si aggiungono 22 masserie didattiche.
Prospettive di crescita: cammini e cicloturismo
Risultano interessanti, infine, le prospettive di crescita del turismo lento, con riferimento a cammini e cicloturismo: la Puglia è la prima destinazione per i camminatori e la terza per i cicloturisti.
«Turismo pugliese in salute»
«Da dieci anni abbiamo investito oltre 300mila euro l’anno in ricerca, studi, approfondimenti utili per i prodotti turistici ma anche per i mercati da scegliere. Sono soddisfatto per la risposta dell’80% degli stakeholder del turismo intervistati che hanno espresso una valutazione positiva per la governance turistica regionale». Così il direttore generale di Pugliapromozione, Luca Scandale, commentando i dati sul turismo pugliese.
Alla giornata di studi, che ha l’obiettivo di approfondire in che direzione il settore del turismo stia crescendo in Puglia e quanto il metodo di lavoro utilizzato nel comparto sia efficace, sono hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore del dipartimento Turismo Aldo Patruno, il capo della sede di Bari della Banca d’Italia Marcello Malamisura.
Tra gli interventi anche quello della presidente di Unioncamere Puglia, Luciana Di Bisceglie, che ha sottolineato come «i nostri ultimi dati» parlino «di un turismo pugliese in salute, con 29mila imprese, 3,2 miliardi di euro di fatturato e 129mila addetti. Si tratta soprattutto di un comparto che investe: 133 milioni di nuova linfa finanziaria».