«Oggi iniziamo a tracciare la strada che ci porterà a mettere in sicurezza il nostro patrimonio paesaggistico e sostenere un comparto economico strategico per la Puglia come quello balneare». Così Stefano Lacatena, consigliere regionale delegato all’Urbanistica e al Paesaggio, a margine del primo incontro del tavolo tecnico convocato con i balneari per condividere le modifiche necessarie al Piano regionale della Costa e alla legge regionale 17 del 2015 che disciplina il demanio.
«Il turismo pugliese è prevalentemente legato al mare e alla nostra costa straordinaria – ricorda Lacatena – ma in questi anni abbiamo dovuto pagare le conseguenze di un quadro normativo, nazionale e regionale, inidoneo a fornire stabilità ai comuni e agli investitori».
L’obiettivo del tavolo è «avviare un percorso partecipato in grado di assicurare l’applicazione uniforme delle norme da parte di tutti i Comuni, dando certezze agli imprenditori e garantendo allo stesso tempo la libera fruizione del mare per tutti i cittadini».
Per Lacatena è dunque «imprescindibile» l’esigenza di «modificare la normativa regionale sul demanio e rivedere il Piano regionale delle Coste con il contributo di tutti gli attori coinvolti».
Il tavolo sarà prossimamente aperto anche agli ordini professionali, all’Anci e alle associazioni ambientaliste «per fare un ragionamento complessivo», annuncia Lacatena, ribadendo che «il nostro obiettivo è dare regole certe, mettendo in sicurezza un segmento prevalente del nostro sistema turistico e dando ai Comuni la possibilità di operare correttamente, chiudendo una fase di grande difficoltà».
Il consigliere regionale delegato all’Urbanistica sottolinea, infine, che «lavoreremo affinché la Puglia sia una delle prime Regioni in Italia a costituire un coordinamento forte per le attività relative alle gare per le concessioni. Non è una questione meramente tecnica o procedurale: da qui discende l’opportunità di dare prospettive certe ai gestori dei lidi e a tutta l’economia che ruota attorno al sistema balneare e garantire a tutti i cittadini la libera fruizione del mare».