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Politica Puglia

Puglia, la maggioranza di centrosinistra ritrova l’unità e riallaccia i fili con il M5s in Consiglio

Una maggioranza che si ricompatta e una seduta di Consiglio regionale che, tra colpi di scena e maratone legislative, segna un punto politico a favore del centrosinistra prima della pausa estiva dei lavori dell’aula.

La seduta

Il centrosinistra ritrova l’unità e riallaccia i fili del dialogo con il Movimento 5 Stelle, decisivo nei passaggi più delicati della giornata. Il segnale arriva sin dalle prime battute, quando le opposizioni di centrodestra chiedono di anticipare il punto sulla mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Michele Emiliano. Proposta respinta con 25 voti contrari e l’astensione dei pentastellati, che di fatto bloccano l’attacco al governatore. Il Consiglio accelera poi sull’approvazione di alcuni provvedimenti chiave.

Le decisioni

Via libera quasi unanime, con 39 voti a favore e un astenuto, alla legge firmata da Lucia Parchitelli (Pd) per attrarre i giovani talenti pugliesi sul territorio, puntando sul potenziamento di strumenti digitali per il lavoro e la formazione. Una misura pensata per fermare l’esodo dei cervelli e incentivare il rientro di chi ha lasciato la Puglia. Il provvedimento si inserisce in un più ampio percorso normativo ispirato alla strategia #mareAsinistra, avviata nel 2023 che delinea un nuovo paradigma per il Mezzogiorno, fondato sulla centralità del Mediterraneo e sull’ibridazione tra cultura, ambiente, lavoro e partecipazione. Un percorso che ha portato, in questi mesi, a riforme in tema di politiche giovanili, di innovazione aperta e intelligenza artificiale e la nuova Agenzia Regionale per la Tecnologia, il Trasferimento tecnologico e l’Innovazione (ARTI). Semaforo verde anche alla mozione del consigliere Leoci per la promozione della canapa industriale, mentre il voto politicamente più rilevante riguarda le variazioni di bilancio, passate con 28 sì, incluso il gruppo M5S. Una manovra da 51 milioni di euro, frutto del taglio alle spese previste ma non realizzabili, con risorse utilizzate per coprire parte del disavanzo sanitario da 84 milioni. Tra le norme approvate spicca anche l’emendamento del consigliere Antonio Tutolo per la ripartizione del fondo per la radiodiagnostica tra le Asl, su base provinciale e proporzionalmente alla popolazione residente.

I debiti fuori bilancio

Poi l’aula si lancia in una lunga maratona sull’esame di una legge legata a un debito fuori bilancio: oltre cento emendamenti, alcuni simbolici, altri sostanziali. Respinta – per la quinta volta – la proposta di sospendere il tributo 630 del consorzio di bonifica. Passa invece la proroga fino a dicembre 2025 delle graduatorie dei concorsi regionali nella sanità. Si ferma, invece, il piano coste firmato da Stefano Lacatena: ritirato e rinviato alla prossima seduta. Finale in calando: l’aula si svuota, manca il numero legale e la seduta si chiude senza chiudere i lavori. Tutto rinviato a data da destinarsi. A decidere sarà la conferenza dei capigruppo, che potrebbe fissare un’ultima sessione prima delle ferie d’agosto.

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