Maggioranza regionale chiamata a battere un colpo e a dare segnali di vita nel consiglio regionale del 18 febbraio. Dopo aver collezionato tre figuracce di fila fra caduta del numero legale e rinvii, forse domani si svolgerà la prima seduta del 2025.
È quanto emerso nel vertice di maggioranza tenuto sabato scorso dai partiti di centrosinistra, ma senza il governatore Emiliano. Fra i temi toccati nel vertice la posizione del M5S che a detta del numero due nazionale, l’onorevole Mario Turco, non rientrerà in giunta regionale dopo l’uscita di scena a seguito delle inchieste sulle infiltrazioni criminali a Bari.
«Arrivati a questo punto – ha detto a Bari Turco partecipando ad un convegno su temi europei – in questo scorcio di legislatura lavoreremo sulle tematiche che servono alla Puglia e ai cittadini pugliesi. Abbiamo dimostrato massima responsabilità sostenendo le tematiche che servono.
Non faremo passi indietro, lavoreremo per il futuro, per terminare nel miglior modo possibile, ma pensiamo soprattutto a costruire un futuro migliore per la Puglia. A noi le poltrone per poter tornare in maggioranza non servono. Pensiamo alla sostanza».
Il Movimento cinque stelle
Una linea ribadita nel vertice di maggioranza dal consigliere politico di Emiliano, Giovanni Procacci. I Cinque stelle continueranno, così come è avvenuto nel corso di tutto l’ultimo anno, a dare l’appoggio esterno al centrosinistra regionale lasciando sullo sfondo l’ipotesi di un accordo in vista delle prossime elezioni regionali con il candidato governatore in pectore Antonio Decaro.
Un accordo che passerà dai tavoli romani e da quelli che in Puglia apriranno lo stesso Turco e il coordinatore regionale del Movimento cinque stelle Leonardo Donno, atteso sabato prossimo nel capoluogo pugliese per un vertice.
Il Consiglio regionale
Tornando all’accordo in vista del consiglio regionale i partiti hanno dato il via libera all’esame della legge per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione per gli alloggi di edilizia popolare.
Un tema divisivo lasciato in stand by per la sanatoria ipotizzata in uno degli articoli per gli occupanti abusivi incolpevoli. Cancellando il comma della sanatoria, in sostanza, la norma dovrebbe passare de plano. Così come il rinnovo del Corecom, il comitato regionale di controllo sulla comunicazione scaduto ormai da due anni.
La maggioranza avrebbe chiuso l’intesa su nuovi componenti con la presidenza affidata all’ex parlamentare Pd Michele Bordo, consiglieri la presidente uscente Loredana Saracino più un terzo nome da individuare prima dell’inizio dei lavori. Le minoranze, invece, voteranno l’uscente Marigea Cirillo e Felice Blasi, quest’ultimo con un altro mandato al Corecom nelle scorse legislature e per questo a rischio di ineleggibilità.
Si vedrà al momento del voto in aula che sarà a scrutinio segreto sulle terne di candidati. In aggiunta altre due leggine, una sull’utilizzo delle acque superficiali e l’altra sull’innovazione aperta.
Le leggi
Quanto alla legge anti trombati il Pd s’è impegnato ad aprire un tavolo di trattativa con la proponente, la consigliera Laricchia. Obiettivo provare a correggere il testo senza abrogarlo, così come vorrebbe il gruppo Dem, per provare ad accontentare tutti.
Così come per la legge elettorale saranno aperti tavoli di consultazione con le minoranze. Anche in questo caso il Pd vorrebbe inserire nel testo la doppia preferenza per la parità di genere, mentre Azione e civici hanno chiesto di ragionare di tutti i punti delle regole elettorali: soglia di sbarramento, consigliere supplente, numero fisso di consiglieri da assegnare alla coalizione vincente e calcolo dei voti di coalizione basato sulle preferenze al candidato governatore e non alle liste in base alla versione attuale.