Puglia, il Pd scalda i motori per le elezioni regionali: via alla conferenza programmatica

Si apre ufficialmente, con l’approvazione del nuovo statuto, il cammino della conferenza programmatica del Pd Puglia che condurrà alle prossime elezioni regionali. L’assemblea, riunita ieri a Bari, ha chiamato a raccolta i delegati provenienti da tutta la regione. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) con l’approvazione, è giunto al termine il bellissimo percorso di riforma dello statuto che ha coinvolto tutti i circoli Pd pugliesi negli ultimi mesi: centinaia di incontri, decine di emendamenti a partire dalla ottima bozza realizzata dalla Commissione per la riforma che ringrazio», ha dichiarato il segretario regionale Domenico DeSantis.

Le parole di De Santis

«Siamo grati – ha aggiunto – alle autorevoli figure che hanno accettato di sostenerci nell’elaborazione della nuova versione della nostra principale fonte interna. Con l’assemblea di oggi inizia il percorso della conferenza programmatica regionale che svolgeremo nei prossimi mesi e che inaugurerà ufficialmente il nostro cammino verso le elezioni regionali: sarà un momento di ascolto, in cui elaboreremo la nostra visione per i nostri 5 anni mettendo al centro, come sempre, la partecipazione. Faremo il punto sugli obiettivi strategici raggiunti in questi anni ma soprattutto costruire la nostra idea di Puglia 2030. Il lavoro, la salute, le politiche industriali, la difesa dell’ambiente, la tutela dell’acqua, il diritto all’istruzione saranno al centro della conferenza programmatica». Nessun toto-nomi, per il momento, sul candidato alla presidenza della Regione da proporre alla coalizione. Il partito conta di chiudere il cerchio a piccoli passi, probabilmente in primavera, a conclusione della conferenza programmatica. Un tempo entro il quale, se Emiliano dovesse realmente rinunciare al terzo mandato, Antonio Decaro sarebbe messo di fronte a una decisione. Due le strade: scendere in campo per raccogliere fisiologicamente da un punto di vista politico l’eredità dell’attuale presidente. Oppure proseguire, forte delle sue 500 mila preferenze, il percorso da europarlamentare per poi puntare a una ruolo nazionale.

L’autonomia

Alla riunione di ieri , in cui si è ampiamente discusso della sentenza della Corte costituzionale sulla legge Calderoli, è intervenuto anche il presidente della Regione Michele Emiliano. Il Pd «ha inflitto al centrodestra il colpo più duro che si potesse immaginare, perché la sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata è stato un atto politico di grandissima importanza che ha seminato il panico nelle schiere degli avversari, che sembravano invincibili e compatti – ha detto – Si sta mettendo in discussione l’accordo politico sull’elezione diretta del presidente del Consiglio».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version