Servizi nuovi e abbattimento delle liste d’attesa con «un intervento su tutta la regione» per Antonio Decaro. Priorità ai servizi essenziali e un “asso nella manica” per Luigi Lobuono.
Sono gli interventi che i due principali candidati presidente alle prossime elezioni regionali in Puglia prevedono per migliorare la sanità.
Nel corso di un dibattito negli studi di Antenna Sud – al quale ha partecipato anche l’ex consigliere comunale di Bari, Sabino Mangano, che guida la lista “Alleanza civica per la Puglia” (assente perché malata, invece, Ada Donno di “Puglia pacifista e popolare“) – Decaro ha affermato che «in questa campagna elettorale ho trovato una Puglia più orgogliosa di tanti anni fa e più determinata e spero di lasciare una Puglia migliore, se toccherà a me governarla. E su questo – ha proseguito – intendo cominciare dai territori che sono cresciuti meno, per esempio la Capitanata dove c’è una percentuale più bassa rispetto all’occupazione».
Sulla sanità, ha chiarito il candidato governatore progressista, «punto a un intervento su tutta la regione sulle liste d’attesa e con servizi nuovi, visto che aumenta la media dell’aspettativa di vita. Ci metterò tutta la determinazione e capacità di cui sono capace».
Per Lobuono «potenziare la sanità» è la prima cosa da fare: «Le liste d’attesa da tagliare e i pronto soccorso da rivitalizzare per dare un primo soccorso a chi ne ha davvero bisogno».
Girando per la Puglia, ha detto il candidato del centrodestra, «ho trovato cittadini che si lamentano per i servizi essenziali e prima di tutto della sanità che portano la Puglia agli ultimi o penultimi posti a livello nazionale. Sono dati del ministero, non miei. Le liste d’attesa – ha detto – sono bloccate e sono fuori da qualsiasi logica umana, mi è stato detto di una prenotazione di una visita a marzo 2028. Le case di comunità saranno realizzate ma in tempi lunghi e bisogna trovare medici, infermieri, tecnici».
Lobuono, poi, rivela il “jolly” che si giocherà se eletto alla guida della Regione: «Cercherei di convincere Letizia Moratti [ex sindaca di Milano ed ex ministra, oggi eurodeputata del Ppe, ndr], che ha contribuito a risolvere i problemi della sanità in Lombardia, a venire a lavorare con me in Regione, per il tempo che potrà, affidandole la sanità e collaborando con la struttura dei medici locali».
Decaro, suo principale avversario, invece, ha assicurato che non punterà sui jolly: «Nella mia precedente esperienza il 60-70% degli assessori erano non eletti. Stavolta non si può fare e dovrò valutare le professionalità, le esperienze e competenze di 8 persone. Quindi a seconda di cosa mancherà, valuterò cosa prendere dall’esterno».