Occhi rossi, visibilmente commosso, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha aperto oggi il suo ultimo Consiglio regionale pugliese.
«Mi viene in mente Piero Angela, anche se io sono ancora vivo, e il messaggio che ha lasciato: io sono arrivato sin qui. Ho fatto tutto quello che potevo fare. Avrei voluto dare una mano in un ruolo diverso. È andata come è andata, non mi lamento», ha affermato.
Emiliano ha proseguito parlando, senza mai citarlo espressamente, del veto imposto dal candidato presidente del centrosinistra Antonio Decaro, sulla sua candidatura a consigliere regionale. «Non c’è nulla di obbligatorio in politica, non c’è nulla che crei un diritto soggettivo di andare avanti in un contesto che per una serie di ragioni preferisce fare cose diverse. Non cambierà di un millimetro il mio atteggiamento nei confronti della Puglia – ha aggiunto -, della mia parte politica, delle persone. Posso essermi arrabbiato, ma questo non vuol dire che non mi sia già passata. L’importante è che l’insieme delle cose vada avanti».
Il governatore pugliese ha sottolineato che «il mio lavoro non era quello di far prevalere un punto di vista individuale ma, 22 anni fa, di provare a cambiare una situazione che sembrava difficile cambiare».
Rivolgendosi poi al centrodestra, Emiliano ha aggiunto che «non è detto che debba andare sempre così». Il governatore ha proseguito augurando «a questa Regione di continuare questo cammino senza farsi prendere da ansie di nessun genere. Si governa una Regione che è una Ferrari, che ogni tanto dovrà andare in officina. Spero di aver maturato almeno questo diritto, di poter dire la mia, da semplice cittadino. Sono assolutamente sereno, felice di tutto quello che è accaduto e questa felicità spero sia il dato fondamentale con cui andare avanti. In bocca al lupo e viva la Puglia».
Parlando poi dell’approvazione del bilancio di previsione in discussione e il cui voto finale è a rischio a causa dei malumori nella maggioranza legati al collocamento nelle liste, Emiliano ha affermato: «Colgo l’occasione per dire che l’approvazione di questo bilancio è un atto di cortesia per chi verrà dopo di noi. Non c’è nessun interesse specifico. Non è materia da guerra civile».
Il presidente della Regione Puglia ha poi ripercorso i dieci anni di governo che si sono chiusi formalmente il 21 settembre scorso. «Abbiamo sbagliato tanti gol – ha detto – alcuni a porta vuota, abbiamo avuto momenti di difficoltà ma è fisiologico. Abbiamo la certezza che la comunità pugliese vuole continuare così come fatto in questi 10 anni, una certezza che sta portando ad una campagna elettorale serena e senza conflitti. Questo è anche merito dello stile del centrodestra che da questo punto di vista inappuntabile ma è anche sintomo della forza del centrosinistra che in nessuna regione d’Italia arriva alla verifica alle condizioni in cui arriviamo qui».
Emiliano ha citato nel discorso il risultato positivo ottenuto dalla Regione Puglia alla Fiera di Rimini, i dati dello Sviluppo economico «straordinari, riscontrati nei livelli occupazionali, dalle parole della presidente del Consiglio Meloni». In materia sanitaria «abbiamo scalato la classifica dei livelli essenziali di assistenza, stiamo per inaugurare nuove strutture, è un tripudio di nuovi impianti e macchinari. Con le difficoltà che si vivono in tutta Italia. La metà delle prenotazioni che bloccano le liste d’attesa prevedono una rinuncia alla prestazione. La mia battaglia personale contro le risonanze magnetiche superflue è continua. L’anno scolastico è iniziato e il mio telefono – ha detto Emiliano – termometro importante, non ha segnalato difficoltà particolari».
Emiliano ha concluso evidenziando che «è stato detto che la nostra è stata una amministrazione trasformista ma la realtà è perché molte persone del centrodestra hanno finito per sostenerci». Il governatore non aveva inizialmente previsto di intervenire ma poi, ha spiegato, «il mio silenzio poteva apparire con un significato che non ha. Invece, ho voglia di ringraziare tutti, la maggioranza, l’opposizione e tutti i cittadini che ci hanno consentito di avere in questi anni risultati strepitosi».