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Regionali in Puglia, il centrodestra punta su candidati civici: spunta anche un prefetto

Il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, l’ha detto in modo chiaro ed esplicito e non lascia spazio a dubbi: “Quella di Mauro D’Attis – deputato e coordinatore regionale di Forza Italia – è la candidatura migliore alla presidenza della Regione Puglia per la coalizione di centrodestra”, ma solo “se non ci sarà un candidato civico”.

Un indizio prezioso, seguendo il metodo di Agatha Christie, che fa ipotizzare come la ricerca di un nome della società civile da parte del centrodestra sia, ormai, una strada intrapresa, visto che si stanno moltiplicando le indiscrezioni su possibili candidature esterne.

I candidati civici

“Ci sono alcuni nomi in ballo”, spiega un esponente di rango dei berluscones pugliesi. “C’è l’ipotesi di Michele Di Bari”, prefetto di Napoli, nato in Puglia a Mattinata, con una lunga carriera da civil servant, nei gangli nazionali della burocrazia e ai vertici del ministero dell’Interno e soprattutto esperto di sanità, avendo ricoperto più volte ruoli di gestione e di sorveglianza in numerosi enti del comparto, tra cui la presenza per lunghi anni nel consiglio di amministrazione di Casa sollievo della Sofferenza, l’ospedale di Padre Pio a San Giovanni Rotondo.

Secondo il dirigente azzurro, “ci sarebbero trattative anche con un esponente della famiglia Matarrese”, vista la vicinanza da sempre ai partiti dell’area moderata della holding edilizia di Bari che ha ormai ceduto il comando alla più giovane avanguardia familiare. Così come si cerca fra “i nomi importanti dell’imprenditoria agroalimentare regionale che potrebbero ben rappresentare la coalizione, in particolare tra gli industriali della pasta e del vino”. Su quest’ultimo punto la confidenza resta vaga. I riferimenti potrebbero essere indirizzati a Divella o a Pasquale Casillo, per quanto “il re del grano”, abbia già declinato un primo invito a scendere in campo per Lungomare Nazario Sauro, sede della presidenza regionale.

L’attesa

Intanto, nel centrodestra, così come vuole la strategia messa in campo fin dallo scorso anno, si attendono le decisioni del centrosinistra per la scelta del candidato presidente alla Regione. Per Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati, “un conto è competere con la popolarità di Antonio Decaro, un altro confrontarsi con un candidato alternativo. In quest’ultimo caso la partita, per quanto i sondaggi confermino sempre il vantaggio del centrosinistra, non è affatto chiusa”.

Un concetto espresso anche da D’Attis da alcuni mesi e che è alla base della sua disponibilità a guidare la coalizione, se la bandierina pugliese dovesse spettare ai forzisti al termine del vertice di settembre tra i leader nazionali dei quattro partiti. Allo stesso tempo, mentre prosegue lo scouting di un candidato civico, i parlamentari azzurri si interrogano ancora sulla proposta di Tajani di candidarli come capilista alle elezioni regionali nei rispettivi collegi di residenza: “Se ce lo chiedono dai vertici del partito non possiamo certo dire di no”, affermano dalle fila del partito, “è un nostro dovere impegnarci per il territorio che ci ha eletti. Una scelta tiravoti che obbligherebbe poi ad una scelta.

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