«Un dichiarazione politica violenta e deliberata». Così i Giovani democratici della Puglia definiscono, in una nota, le parole dell’ex parlamentare Italo Bocchino che, dal palco del Libro possibile a Polignano a Mare, parlando dell’opposizione al Governo Meloni, ha affermato che la politica di Elly Schlein è «ballare al Gay Pride» e «inaugurare il murale dedicato a Michela Murgia…», aggiungendo: «Ma chi se ne frega della Murgia, agli italiani serve alto».
Proprio su quest’ultima frase si soffermano i Giovani democratici pugliesi sottolineando che pronunciare quelle parole «significa attaccare in maniera vergognosa un simbolo di tutto ciò che una certa destra nostalgica continua a disprezzare: cultura, impegno civile, femminismo, antifascismo».
Per i Gd, Bocchino «questa volta ha sbagliato platea e ha sbagliato terra» pronunciando «quelle parole in Puglia, una regione che non ha mai avuto paura di scegliere da che parte stare. Una terra che ha accolto e abbracciato le battaglie di Michela Murgia, perché qui sappiamo cosa vuol dire lottare per i diritti, costruire ponti, allargare gli orizzonti».
Le parole pronunciate da Italia Bocchino, dunque, «fanno male perché pronunciate da chi ha avuto responsabilità istituzionali e oggi si presenta ancora come opinionista nei salotti culturali. Ma Bocchino – proseguono i Giovani dem – non ha nulla da dire, se non un rancore vecchio e stanco contro chi, come Michela Murgia, ha avuto la forza di cambiare il modo in cui si racconta l’Italia».
Quanto accaduto ieri sera a Polignano a Mare «è l’ennesima conferma di quanto certa destra continui a usare la provocazione per mascherare il vuoto. Ma non saremo silenziosi – promettono i Gd -. In Puglia, chi insulta una donna come Michela Murgia non trova applausi: trova resistenza. Politica, culturale, umana. La destra che oggi governa il paese ha paura delle parole libere. E quando un intellettuale, scrittrice, una donna diventa simbolo di libertà, fanno di tutto per cancellarla. Noi non glielo permetteremo», concludono.