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Rifiuti, in Puglia un pacchetto da 100 mln per chiudere le discariche e potenziare la differenziata

Un pacchetto da oltre 100 milioni di euro, provenienti dai Fondi sviluppo e coesione, per potenziare la raccolta differenziata e per chiudere le discariche di rifiuti abbandonate sul territorio pugliese. È questo lo stanziamento straordinario varato dalla Giunta regionale per intervenire sul sistema regionale dei rifiuti. Le discariche In particolare 84.480.000 euro sono stati dirottati…
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Un pacchetto da oltre 100 milioni di euro, provenienti dai Fondi sviluppo e coesione, per potenziare la raccolta differenziata e per chiudere le discariche di rifiuti abbandonate sul territorio pugliese. È questo lo stanziamento straordinario varato dalla Giunta regionale per intervenire sul sistema regionale dei rifiuti.

Le discariche

In particolare 84.480.000 euro sono stati dirottati per la messa in sicurezza di 13 impianti per i quali i gestori non hanno mai provveduto alla chiusura secondo le normative vigenti. I 13 siti individuati sono stati classificati in base al grado di rischio ambientale, con priorità agli impianti più pericolosi. In cima alla lista figura la discarica “Ex Francavilla Ambiente” di Francavilla Fontana, seguita dall’impianto “Ecoambiente” di Bitonto e dalla discarica “Enerambiente-ex Smd” di Brindisi. Completano l’elenco prioritario siti localizzati tra Altamura, Giovinazzo, Taranto, Cerignola, Manduria, Palo del Colle, Foggia e Conversano. Gli interventi riguarderanno la dismissione completa degli impianti, la messa in sicurezza delle aree, il ripristino ambientale e il monitoraggio post-operativo. «Questo intervento testimonia l’impegno concreto della Regione per l’ambiente e la sostenibilità – sottolinea l’assessora al ramo Serena Triggiani -applicando il principio europeo “chi inquina paga”».

La differenziata

Altri 20 milioni di euro, invece, saranno destinati ai capoluoghi di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto per potenziare la raccolta differenziata. L’iniziativa, parte integrante dell’accordo per la coesione sottoscritto con la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, punta a sollecitare i Comuni meno virtuosi nella raccolta che registrano percentuali molto distanti dalla normativa nazionale e dal Piano regionale per la gestione dei rifiuti. Gli interventi consentiranno di acquisire nuove dotazioni e servizi per migliorare la qualità e la quantità della raccolta dei materiali riciclabili, favorendo una transizione più efficace verso l’economia circolare. «Questi finanziamenti sono destinati ai comuni capoluogo di provincia che si trovano naturalmente in maggiore difficoltà a causa dell’elevato numero di abitanti e della complessità che ne deriva nella gestione della raccolta differenziata – ha aggiunto l’assessora regionale all’Ambiente Serena Triggiani». A breve sarà istituito un tavolo tecnico per individuare insieme ai Comuni i criteri di ripartizione delle risorse in base agli abitanti e a parametri tecnici specifici.

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