La Regione Puglia si schiera al fianco dei pazienti oncologici e di chi soffre di alopecia causata da altre patologie, approvando un regolamento che prevede un contributo economico fino a 300 euro per l’acquisto di parrucche. La misura è destinata a chi perde i capelli a seguito di chemioterapia, recidive tumorali o altre malattie certificate da uno specialista.
«In Puglia curare significa prendersi cura davvero. Anche di ciò che non si vede in una lastra o in un referto – ha commentato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -. La malattia non colpisce solo il corpo: può cambiare il volto con cui ci mostriamo al mondo, può toccare l’identità e l’autostima. Con questo regolamento onoriamo la memoria di chi questo atto lo ha fortemente voluto, il compianto consigliere regionale Donato Metallo. Riconosciamo questo bisogno profondo, traducendolo in una misura concreta: un contributo economico fino a 300 euro per l’acquisto di una parrucca da parte di chi, a seguito di chemioterapia, recidive tumorali o altre patologie certificate, ha perso i capelli. Un gesto apparentemente semplice come indossare una parrucca può diventare allora un atto di ricostruzione, di resistenza quotidiana, di forza».
Un aiuto concreto per la propria autostima
Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia, ha evidenziato l’importanza del supporto psicologico: «In ospedale si cura il corpo, ma fuori, ogni mattina, bisogna affrontare la quotidianità come quella di guardarsi ad uno specchio. Per molte donne, e non solo, la perdita dei capelli è uno dei momenti più duri della malattia. Questo contributo è un modo per dire che la Regione Puglia c’è, anche lì dove non arrivano le terapie».
Il fondo regionale stanziato per il 2025 ammonta a 450mila euro, così ripartiti:
- 300.000 euro per chi affronta trattamenti chemioterapici.
- 100.000 euro per pazienti con recidive tumorali.
- 50.000 euro per persone colpite da alopecia causata da altre malattie certificate.
Ogni residente in Puglia che rientri nei criteri previsti potrà presentare domanda di accesso al contributo.
