Stabilizzare e istituzionalizzare alcune delle più efficaci esperienze sperimentate negli ultimi anni, in modo da promuovere la partecipazione giovanile e definire nuovi strumenti che semplifichino l’accesso dei giovani a progettualità e interventi a loro diretti. È l’obiettivo della nuova legge pugliese sulle politiche giovanili, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale, e promulgata stamattina dal governatore Michele Emiliano.
Il provvedimento – che il presidente della Regione definisce “legge Delli Noci” in omaggio all’ormai ex assessore che si è dimesso dopo essere finito al centro di un’inchiesta a Lecce – «è un vero e proprio passaggio di testimone alle generazioni future, un atto con cui diamo a loro la palla e facciamo il tifo per loro. La legge Delli Noci – prosegue – ha un obiettivo ambizioso di questi tempi, ovvero dare una risposta concreta a quel senso di sfiducia nelle istituzioni che può portare al disamore per la politica e quindi alla rinuncia alla partecipazione, che è il cuore pulsante della vita democratica. Un rischio che non possiamo permetterci di correre e che sono certo riusciremo a scongiurare aumentare le prospettive future di crescita e di benessere per i nostri giovani», sottolinea.
L’Agenda Giovani Puglia
La Regione predispone, con valenza triennale, l’Agenda Giovani Puglia, attraverso forme di concertazione con gli enti locali e il partenariato socio-economico, garantendo la più ampia partecipazione della comunità giovanile regionale.
Uno strumento che definisce gli obiettivi e le priorità dell’azione regionale in tema di politiche giovanili nel periodo di vigenza dell’Agenda, le modalità e i criteri di supporto alle iniziative, ai progetti, alle azioni integrate per i giovani predisposte dagli enti locali e dagli altri attori delle politiche giovanili, le iniziative e i progetti di diretta competenza regionale, i modelli ed i sistemi di monitoraggio e verifica dell’impatto e le attività di assistenza tecnica e di ricerca e studio connesse alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda.
Il ruolo dei Comuni
La Regione, inoltre, supporta interventi integrati di politiche locali per le persone giovani (Piani Locali di Interventi) predisposti dai Comuni, in coerenza con quanto indicato nella legge, e specifica le pratiche e le sperimentazioni locali da sostenere.
Si sottolinea il valore pubblico generato dagli spazi per i giovani e l’importanza della partecipazione attiva dei giovani ai processi di trasformazione, rivitalizzazione, rigenerazione di spazi, pubblici e privati, abbandonati o scarsamente utilizzati, nonché di beni confiscati alla criminalità organizzata.
A tal fine la Regione Puglia destina specifiche risorse per sostenere spazi di attivazione e protagonismo giovanile.
Si prevede altresì la definizione, con apposita delibera di Giunta regionale, di un sistema di valutazione di impatto sociale dei suddetti spazi, allo scopo di determinarne la qualità e il grado di rispondenza agli interessi pubblici e agli obiettivi della presente legge.
Il rientro dei giovani in Puglia
La norma promuove le opportunità di mobilità giovanile mediante specifiche misure e politiche di incentivo finalizzate a favorire il rientro nel territorio regionale dei giovani che, negli ultimi anni, abbiano intrapreso percorsi professionali al di fuori della Regione stessa, anche mediante l’introduzione di agevolazioni di carattere fiscale nell’ambito della fiscalità regionale.
Lo youth worker
Riconosciuta, inoltre, la figura dell’operatore giovanile (youth worker) come punto di riferimento per le giovani generazioni che opera da volontario o da professionista, individualmente o presso organizzazioni, attraverso percorsi di facilitazione dell’apprendimento e di sviluppo personale e sociale dei giovani, in ambiente scolastico, extrascolastico, accademico e civile per accrescere l’autonomia e l’inclusione dei giovani nella società e rafforzare le organizzazioni giovanili. Si promuove e valorizza pertanto il ruolo degli youth worker nelle organizzazioni pubbliche e private operanti in materia di politiche giovanili, al fine di garantire la relazione di prossimità con i giovani e di incrementare il grado di efficacia degli interventi.
Viene istituito l’Osservatorio regionale per il benessere giovanile, specificandone finalità, compiti, attività e modalità di funzionamento.
Il Servizio civile regionale
La Regione potenzia il protagonismo e l’attivazione giovanile e la promozione della giustizia sociale attraverso il Servizio civile regionale che, ispirandosi alle finalità e al funzionamento del Servizio civile universale, viene disciplinato attraverso le linee di indirizzo fornite dalla Giunta regionale.
La youth card
Modificata, inoltre, la legge regionale in favore degli adolescenti (legge 14 del 2020), destinando gli interventi previsti a tutti i giovani tra i 14 e i 17 anni, offrendo loro la possibilità di fruire gratuitamente di servizi culturali, artistici e sportivi o svolgere alcuni acquisti a prezzi agevolati con l’istituzione della tessera gratuita “youth card”, riservata appunto a tutte le ragazze ed i ragazzi tra i 14 e i 17 anni che vivono, studiano o lavorano nel territorio regionale.